Pagina:La cavalleria italiana e le sue riforme.djvu/57


49

scadenza tutto ciò ch’è relativo a corredo, fissando la durata ad ogni articolo, ed un proporzionato assegno alle riparazioni, da computarsi dal numero delle giornate di presenza sotto le armi, mediante apposita colonna nel foglio generale delle competenze. — Sarebbero così tolte di mezzo le innumerevoli difficoltà di calcolo per la redazione e verifica del foglio nominativo di deconto, e sarebbe oltremodo semplificato il bilancio generale categorico.

I corpi non s’incaricherebbero d’altro che delle riparazioni, le quali sarebbero fatte come ora dai capi operai nei limiti degli assegni stabiliti, e si abolirebbe ogni sorta di manutenzione.

In questo modo i magazzini dei reggimenti sarebbero pressochè sgombri, e seguirebbero con poca spesa nei cambi di guarnigione; sparirebbero i debiti di massa quasi sempre bonificati ai congedandi, i vestimenti costerebbero assai meno e riuscirebbero migliori, e l’amministrazione in genere diverrebbe più chiara, più semplice ed economica, per le diminuite spese e complicazioni.

I limiti, ch’io mi son prefisso, non mi permettono entrare in tutti i particolari dei miglioramenti che ho accennato, e d’indicare tutti quegli altri di minore entità, di cui è suscettiva l’amministrazione militare, perchè richiederebbero intieri volumi. — Basti per ora quanto ho accennato, nella fiducia che i provvedimenti proposti dalla commissione a ciò deputata varranno a semplificare un’amministrazione che aggrava i capi di corpo, gli uffiziali incaricati, e persino i forieri e caporali forieri, d’una quantità di lavori minuziosi, che assorbono un tempo prezioso, e li frastornano da occupazioni che tornerebbero assai più utili al servizio e a loro stessi.


Vestimenta.


La divisa di tutta la nostra cavalleria non è comoda, non è igienica, non corrisponde alla natura del suo servizio, non


4