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strette e posizioni: nella distruzione e rassettamento di ferrovie o telegrafi alle spalle dell’esercito nimico; chi non vede i vantaggi grandi che si possono ottenere con una truppa, che raggiunga il suo obbiettivo colla celerità della cavalleria, e possa fortemente occuparlo e difenderlo da fanteria?...1

L’ordinamento di questo corpo diminuirebbe le perdite della cavalleria in guerra, e se ne avrebbe grande economia; perchè ciò che consuma la cavalleria, ogniqualvolta è ben condotta, non sono i combattimenti, essendovi per così dire istantanea la sua azione; ma sono le pattuglie, le scorte, le ordinanze, i posti di comunicazione o d’avviso; insomma tutti quei minuti servizi in cui gli uomini meno soggetti a vigilanza e più affaticati, hanno meno cura dei cavalli.

Questo corpo di scorridori, specialmente incaricato di tutti questi servizi, darebbe alla cavalleria una forza difensiva di cui è sprovveduta; le assicurerebbe il riposo durante la notte: permetterebbe lasciarla sempre raccolta, con vantaggio del suo effettivo, che si conserverebbe più forte per presentarsi in azione; e le sue perdite in cavalli, più costose e difficili, e forse, anche impossibili a rimpiazzare, si ridurrebbero alle perdite dei soli combattimenti. Certo che il consumo dei cavalli degli scorridori sarà più considerevole; ma bisogna considerare ch’essi rendono utile un genere di cavalli inutili ai nostri bisogni militari, e dei quali senza alcun inconveniente se ne possono perdere tre contro uno di cavalleria; perchè il loro prezzo sarebbe d’un terzo del valore degli altri, e tutti i cavalli dei contadini li potrebbero agevolmente rimpiazzare2.


  1. Nell’ultima guerra d’America cotesti corpi di scorridori sotto la condotta dei generali Morgan e Seward si resero celebri per le straordinarie operazioni che seppero compiere. Vedasi la relazione del Colonnello R. D. Coynart sulla guerra d’America.
  2. Il nostro generale Griffini Presidente del Comitato di Cavalleria, ed attualmente Deputato del collegio di Lodi al Parlamento Nazionale, presentò un progetto di questo genere sin dal 1864; ma come presso di noi è destino che tutte le cose buone

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