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Ma v’è però chi per contrario oppone che — «tuttociò che può aggiungere impulso è importante, e la seconda riga che sembra non avere altro scopo che riempire i vuoti che possono sopravvenire alla prima, contribuisce potentemente, se vi si serra sopra a distanza prescritta.

«I cavalli più ardenti della prima riga, vivamente eccitati sentendosi seguiti più da vicino, aumentano velocità e talvolta si slanciano innanzi malgrado la volontà dei cavalieri.

«Sinchè la seconda riga serra sulla prima nel corso d’una carica, questa non potrà mai voltar briglia e bisogna necessariamente che la seconda riga si fermi perchè i cavalieri della prima possano rallentare il moto dei loro cavalli e dar di volta1

Io rispondo che una cavalleria, per la quale vi fosse d’uopo d’una seconda riga per incalzarla innanzi, non darebbe di sè troppo alta idea, nè varrebbe la spesa a mantenerla!

La seconda riga non aumenta la forza dell’urto, perchè non v’è, nè vi può essere tra i cavalli quella pressione e quell’aderenza senza interstizi, per cui due corpi schierati uno dietro l’altro si legano, si comprimono ed aumentano la forza d’impulso del corpo che spingono innanzi.

Non è suo scopo riempire i vuoti della prima; poichè, ammesso che questi vuoti fossero numerosi, bisognerebbe, ragionando in questa guisa, diminuir la fronte e mai più assottigliare gli ordini; imperocchè altrimenti chi spingerebbe innanzi la prima riga, quando non si sentisse più stretta e rincalzata da tergo?!...

Uno squadrone che carica in foraggieri sopra una riga dovrà perciò dar di volta, sol perchè non ha più la seconda che lo spinga innanzi colla spada alle reni?.....

In una carica tra cavalleria, com’è che una delle due parti cede il campo prima dell’urto, quantunque abbia come l’altra una seconda riga che la rincalzi e ne riempia i vuoti?...

A Waterloo tutti gli sforzi della cavalleria francese riusci-

  1. D’Azemare — Avenir de la cavalerie. Vol. 2° pag. 178.