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I Francesi, sconfitti dagl’imperiali a Pavia e S. Quintino, sentirono la necessità d’imitarne l’ordinanza profonda1 e da quell’epoca tutte le cavallerie che non avevano rinunciato ancora all’ordine sottile, ne seguirono il pernicioso esempio, tranne i Polacchi, presso cui l’ordinanza sopra una riga si manteneva ancora ai tempi di Federico2.

Il risorgimento della cavalleria e l’invenzione e i progressi delle armi da fuoco, fecero poi sparire per sempre dai campi di battaglia quello masse d’uomini e di cavalli difficili a maneggiarsi, e tanto in opposizione al principio fondamentale della tattica formulato da Napoleone — La forza della cavalleria è nel suo impulso.

Sino alla metà della guerra dei trent’anni, era regola formare la cavalleria dalle 4 alle 8 righe. Gustavo Adolfo fu il primo ad allontanarsi da quel metodo e schierò la sua cavalleria su 3 righe.

Nella terza guerra di Slesia che scoppio nel 1756, Federico di Prussia schierò la fanteria su tre righe e la cavalleria su 2, con intervalli di 9 in 18 passi tra gli squadroni.

Da quell’epoca sino a dì nostri, cioè durante le guerre della rivoluzione francese, del periodo Napoleonico e dei tempi nostri, la cavalleria non provò essenziali cambiamenti, all’infuori dei Dragoni3, che discostatisi interamente dal principio della

  1. «Dans les premiers temps de la monarchie, je veux dire à la bataille de Soissons et à celle de Tolbiac, Clovis combattait à la tête de sa cavalerie formée sur un rang.... Nous semblon nés pour les extremes; à cette époque et vers le melieu du regne d’Hery II, on donna una forme carrée à la cavalerie en bataille; il y avait dix rangs, les uns derriere les autres, ce qui faisait une profondeur d’environ 30 pas. Sous l’immortel Henry IV la formation des escadrons diminue de front et de profondeur. Mottin de la Balme; Eléments de tactique pour la cavalerie, 1776, pag. 10.
  2. Warnery, De la cavalerie, pag. 30.
  3. I Dragoni non sono altro che fanti posti a cavallo, armati di moschetti leggieri, un poco più corti degli altri, di mezze picche e di spade, per occupare con diligenza un posto, per prevenire il