Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
136 |
1. Cambiamento di fronte diagonale — sull’ala destra;
2. Cambiamento di fronte diagonale a destra sul 3° squadrone;
3. Cambiamento di fronte sull’ala destra;
4. Cambiamento di fronte indietro sull’ala destra;
si comanderebbe:
1. Fronte diagonale a destra;
2. Fronte diagonale a destra sul 3° squadrone;
3. Fronte a destra;
4. Fronte indietro a destra.
Nella marcia a scaglioni, non si direbbe:
Squadroni dalla destra avanti in scaglioni a distanza intera; ma semplicemente: — Avanti a scaglioni.
Il comando squadroni è superfluo, quello dalla destra ugualmente, una volta ammesso che niuna indicazione, vuol dire che il movimento debba cominciare da quella parte. Se invece dovesse essere dalla sinistra, allora si direbbe:
Dalla sinistra — avanti a scaglioni.
Il colonnello farebbe dire ai capitani lungo la linea, la distanza che vuol dare agli scaglioni; essendo assai più opportuno indicarla in questo modo, che comandarla ad alta voce, perchè in guerra dovendo quasi sempre usarsi questo mezzo, è vantaggioso in tempo di pace abituarvi la truppa1.
Nella ritirata a scaglioni si comanderebbe così:
Dalla destra in ritirata a scaglioni.
Il fronte indietro di plotone, si eseguirebbe sempre dagli squadroni in ritirata, dietro il segnale di tromba dato dal colonnello.
Nella ritirata a scacchiere si comanderebbe:
1. Ritirata a scacchiere;
2. Squadroni pari avanti.
Indi, la ritirata alternativa delle linee, ed il dietro fronte di plotone, sarebbero eseguiti dai comandanti delle linee dietro l’indicazione del colonnello.
Ma siccome tutti i comandi, malgrado la brevità e la mag-
- ↑ Seidlitz aveva in questo caso alcuni ussari che non lo lasciavano mai e aveva ragione. Warnery De la cavalerie pag. 92.