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drone si fermasse dopo lo spiegamento; l’arresto sarebbe comandato dal capitano, perchè tutte le formazioni dovrebbero sempre eseguirsi a raddoppiata andatura, senza che vi fosse d’uopo indicarlo nel comando.
Ad un reggimento, si comanderebbe invece:
Avanti, A sinistra, Sulla destra, Indietro a sinistra1, |
in linea. |
Però nelle formazioni avanti, s’aggiungerebbe a sinistra, (o a destra), affinchè gli squadroni sapessero da qual parte cambiar direzione per entrare in linea. Si direbbe p. e. Avanti in linea a sinistra (o2 a destra), indi seguirebbe il comando d’esecuzione.
Il comando in linea sostituito a quello d’in battaglia nelle evoluzioni esprime con più brevità di pronunzia e chiarezza di senso lo scopo del movimento; e assai meglio dell’altro, si presta all’intonazione ed all’accento, avendo in cinque lettere, tre vocali coll’a finale, ed una consonante in mezzo delle più sonore.
Un altra modificazione essenziale che ridurrebbe molto i comandi e renderebbe più regolare il movimento, come già indicammo altrove, è l’obbliquo individuale sostituito all’obbliquo per truppa o al diagonale nella formazione dello squadrone, che quantunque sia un movimento semplicissimo, richiede oggi nientemeno che 30 comandi, mentre potrebbe farsi con 11 nel seguente modo:
Supposto che lo squadrone marciasse a trotto, il capitano comanderebbe:
Formate lo squadrone — obbliquo a sinistra.
- ↑ Vol. 3° del Regolamento, § 1822, pag. 280, dove è scritto il seguente comando:
Sulla coda della colonna-fronte indietro a sinistra in battaglia. - ↑ S’intende sempre che la linea sia formata dagli squadroni in colonna, a distanza di spiegamento, la cui formazione di piè fermo, stando il reggimento in colonna di plotoni si farebbe con 27 comandi, invece di 253, secondo il sistema che vado sviluppando.