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Di più, l’allineamento dello squadrone spiegato in se stesso, indi il suo allineamento come parte integrante della linea, a cui appartiene, infine la sua direzione, poggiano su troppe combinazioni, ch’è difficile non succedano errori. È inoltre moralmente impossibile che le guide dello squadrone prestino in tutte le circostanze la stessa attenzione per mantenerne l’allineamento e la direzione; — non si può sperare che i cavalieri s’attengano sempre a quella moltiplicità di cure mai rallentate, che richiede l’esatto allineamento della fronte di squadrone; e infine, la vigilanza stessa del capitano potrebbe talvolta non essere esercitata colla stessa intelligenza. Gli ostacoli, che per via continuamente s’incontrano, forzano gli squadroni a mettere in potenza qualche plotone, e talvolta lo squadrone intero è obbligato ripiegarsi in colonna dietro al suo vicino1. La stessa difficoltà s’incontrerebbe nel far seguire linee obblique alle frazioni di squadrone, ed anche nelle marcie indietro2. Gli stessi ostacoli il più delle volte potrebbero impedire le conversioni di squadrone per piegare il reggimento in colonna serrata, ch’è pure un movimento, come già dimostrammo, pericoloso e sempre impraticabile dinanzi al nimico3. — I cambiamenti di fronte riescono ugualmente lenti, difficili e complicatissimi per la quantità dei comandi e

    1829. Ordinanza francese del 6 dicembre. Intervallo tra gli squadroni, 12 metri; di un reggimento all’altro, 24 metri.
    1829. Generale De La Roche-Aymon. Sopra una linea, l’intervallo sarà della fronte d’un mezzo squadrone. Sopra due linee, sarà tanto pieno che vuoto o a scacchiere.
    1838. Colonnello De Chalendar. 15 metri da uno squadrone all’altro.
    1862. Regolamento per l’esercizio e le evoluzioni della cavalleria italiana. Intervallo di 10 metri e 1/2 tra gli squadroni, e di metri 21 da un reggimento all’altro, con facoltà d’ingrandirli nei soli passaggi della linea indietro.

  1. Vol. 3° del Regolamento, § 1952 al 1955, pag. 320 alla 323.
  2. Ibid. § 1956, 1957, 1959, pag. 323 alla 325.
  3. Ibid. § 1960 al 1965, pag. 326 alla 328.

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