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ad un plotone e mezzo invece di uno ch’è quanto dire a 16 metri, affinchè possano meglio prestarsi ad ogni occorrenza, senza però impedire di poterli anche ingrandire, ove il terreno lo permettesse, per abituare gli squadroni ad esercitarsi in tempo di pace, a un dipresso cogli stessi intervalli che saranno obbligati di prendere in guerra¹.

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Riassunto storico degl’intervalli.

1648. Battaglia di Lens. Intervalli tanto pieni che vuoti.
1675. Montecuccoli. Intervalli di 18 passi da uno squadrone all’altro.
1686. Epoca del principe Luigi di Bade, che adottò l’ordine in linea piena contro i Turchi.
1740. Federico dà la preferenza all’ordine in linea piena. Seidlitz preferisce la linea ad intervalli, come pure Warnery che li vuole da 20 ai 25 passi al più.
1766. Ordinanza francese del 1° giugno. L’intervallo è sempre della fronte di mezzo squadrone. Le seconde e terze linee hanno intervalli per lo meno uguali alla fronte, e la formazione in linea piena è preveduta, ma soltanto come eccezione.
1777. Ordinanza francese del 1° maggio. L’intervallo è sempre della fronte di mezzo squadrone nell’ordine di battaglia usuale. Nell’ordine in linea piena è fissato a 6 passi, e l’ordine di battaglia tanto pieno che vuoto, v’è sempre ricordato.
1781. Bohan. Intervallo uguale al quarto della fronte d’uno squadrone.
1788. Istruzione francese del 20 maggio. L’intervallo è di 9 passi e quello da un reggimento all’altro ugualmente, colla facoltà d’ingrandirlo a chi comanda.
1793. Libro di comandi per le evoluzioni della cavalleria. Soppressione dell’intervallo tra gli squadroni nell’ordine di battaglia abituale. Intervallo di 6 passi da un reggimento all’altro, colla facoltà al comandante di stabilirne tra gli squadroni, ed aumentare gl’intervalli dei reggimenti secondo le circostanze.
1801. Istruzione Magimel. Intervallo ordinario tra gli squadroni, 9 passi.
1804. Ordinanza provvisoria francese. Intervallo tra gli squadroni, 10 metri; e da un reggimento all’altro, 15 metri.
1821. Generale di Bismark. L’intervallo della fronte d’un mezzo plotone o squadra, 9 passi.

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Riassunto storico degl’intervalli.

1648. Battaglia di Lens. Intervalli tanto pieni che vuoti.
1675. Montecuccoli. Intervalli di 18 passi da uno squadrone all’altro.
1686. Epoca del principe Luigi di Bade, che adottò l’ordine in linea piena contro i Turchi.
1740. Federico dà la preferenza all’ordine in linea piena. Seidlitz preferisce la linea ad intervalli, come pure Warnery che li vuole da 20 ai 25 passi al più.
1766. Ordinanza francese del 1° giugno. L’intervallo è sempre della fronte di mezzo squadrone. Le seconde e terze linee hanno intervalli per lo meno uguali alla fronte, e la formazione in linea piena è preveduta, ma soltanto come eccezione.
1777. Ordinanza francese del 1° maggio. L’intervallo è sempre della fronte di mezzo squadrone nell’ordine di battaglia usuale. Nell’ordine in linea piena è fissato a 6 passi, e l’ordine di battaglia tanto pieno che vuoto, v’è sempre ricordato.
1781. Bohan. Intervallo uguale al quarto della fronte d’uno squadrone.
1788. Istruzione francese del 20 maggio. L’intervallo è di 9 passi e quello da un reggimento all’altro ugualmente, colla facoltà d’ingrandirlo a chi comanda.
1793. Libro di comandi per le evoluzioni della cavalleria. Soppressione dell’intervallo tra gli squadroni nell’ordine di battaglia abituale. Intervallo di 6 passi da un reggimento all’altro, colla facoltà al comandante di stabilirne tra gli squadroni, ed aumentare gl’intervalli dei reggimenti secondo le circostanze.
1801. Istruzione Magimel. Intervallo ordinario tra gli squadroni, 9 passi.
1804. Ordinanza provvisoria francese. Intervallo tra gli squadroni, 10 metri; e da un reggimento all’altro, 15 metri.
1821. Generale di Bismark. L’intervallo della fronte d’un mezzo plotone o squadra, 9 passi.

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