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ordine di colonna sia utile, purchè però si faccia dalla testa, per aver subito una fronte da opporre; mentre lo spiegamento sopra uno squadrone del centro espone troppo il fianco di quelli che precedono. — Perciò sarebbe meglio si formasse la colonna serrata in modo che uno squadrone del centro fosse in testa, affinchè lo spiegamento riuscisse ugualmente rapido e più sicuro; ma bisognerebbe allora nel piegarsi osservare un ordine regolare, mettendo, p. e., dietro al 3° squadrone il 2°, indi il 4°, poi il 1°, il 6° e il 5°. — Gli squadroni di destra si spiegherebbero a destra, ed a sinistra gli altri.
La forza della colonna serrata non è che sulla testa, e perciò il nimico, deciso ad attaccarla, lo farebbe sui fianchi od in coda e troverebbe modo di tenere a bada la fronte, per impedirle d’avanzare, e dare agli squadroni indietro la distanza necessaria per le conversioni.
Tutti gl’inconvenienti enumerati in quest’ordine di colonna aumentano in ragione della sua forza e profondità, ed è raro trovar luoghi in cui una colonna di cavalleria possa marciare colle distanze della colonna serrata. Gli squadroni così fitti sono in certo modo solidali e fanno corpo assieme, di guisa che la rotta d’uno trascina inesorabilmente gli altri. Indipendentemente dalla lentezza, è troppo esposta alle stragi delle moderne artiglierie, e non è nello spirito della cavalleria l’ammassare assieme tanti squadroni. Ma se si divide questa colonna in tante colonne parziali di squadrone, si trovano tutte le combinazioni offensive e difensive; si va con facilità dapertutto e si dà meno presa all’artiglieria, che non potrebbe più concentrare i suoi fuochi in un punto solo.
La colonna serrata adunque venuta in voga fin dalle prime campagne della rivoluzione francese, pei luminosi successi che v’ottenne la fanteria, è per la cavalleria un ordine accidentale, che a poterlo meglio applicare in quei pochi casi in cui può essere opportuno, affinchè si possa squadronar sempre con più leggerezza e facilità d’ogni parte, è mestieri aumentare la distanza tra gli squadroni, fissandola non più ad uno, ma ad un plotone e mezzo, ch’è quanto dire a 16 metri; e tal-