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la capanna dello zio tom


Se taluno de’ nostri colti e cristiani lettori avesse ad osservar qualche cosa sul carattere della società dove questa scena lo ha introdotto, lo preghiamo a lasciar per ora in disparte i suoi pregiudizii. Il mestiere di cacciare li schiavi, (lo preghiamo a ben ricordarselo) o sollevati alla dignità di professione legale e patriotica. Se tutto quel vasto tratto di paese che si stende tra il Mississipi e l’Oceano Pacifico, diventa un gran mercato di corpi e di anime, e se la proprietà umana continua a conservare, durante il nostro secolo XIX, l’istinto della libertà, il mercante e il cacciatore di uomini potranno venire ammessi nella nostra aristocrazia.

Mentre nella taverna succedea questa scena, Samuele ed Andrea proseguiano allegramente il loro cammino verso casa.

Samuele, che non poteva capir nella pelle, esprimeva la sua contentezza con ogni genere di urli, di strepiti straordinarii e co’ più strani contorcimenti di tutta la persona. Ora si siedea a rovescio in groppa al cavallo, colla faccia verso la coda dell’animale, ora di fianco; ora, spiccando un salto, e gettando uno strido, rimettevasi diritto, e atteggiandosi a serietà cominciava ad ammonire Andrea sopra i suoi scherzi e le sue risa da scioperato. Ora battendosi i fianchi, gridava e sghignazzava per modo, che ne facea echeggiare il bosco. Fra tutte queste evoluzioni, spingea innanzi i cavalli, talchè, tra le dieci e le undici di sera, il loro calpestio risuonava sul lastrico, presso il balcone. La signora Shelby corse alla gradinata.

— «Siete voi, Samuele? dove sono essi?»

— «Il signor Haley è rimasto all’osteria, stanco terribilmente, signora.»

— «Ed Elisa, Samuele?»

— «Ha traversato il Giordano; è giunta, come suol dirsi, nella terra di Canaan.»

— «Che intendete con ciò, Samuele?» domandò la signora Shelby, senza respiro e quasi priva di lena, pensando al significato che si potrebbe dare a quelle parole.

— «Iddio, signora mia, protegge i suoi. Elisa ha traversate l’Ohio, non meno prodigiosamente che se Dio l’avesse rapita in un carro di fuoco a due cavalli.»

L’estro religioso di Samuele solea spiegarsi mirabilmente alla padrona, e isfoggiare una gran suppellettile di figure e di imagini bibliche.

— «Vieni su, Samuele — disse il signor Shelby, che si era affacciato anch’esso alla verenda — e narra alla padrona tutto quello su cui vorrà interrogarti. Vieni, vieni, Emilia — soggiunse egli, passandole un braccio intorno al fianco; — hai freddo e tremi tutta; ti commuovi troppo facilmente.»