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la capanna dello zio tom
vista acutissima. Ora esclamava che intravedeva un cappello di donna sulla cima di qualche lontana collina, ora chiedea ad Andrea se non gli pareva di scoprire Elisa in quel profondo. Solea ripetere questa esclamazione ogniqualvolta la strada divenia aspra e rocciosa, o qualche ostacolo si frapponeva improvviso, talchè teneva Haley in uno stato di continua agitazione.
Dopo aver cavalcato un’ora circa per questa strada, scesero, ansanti e delusi, in un cortile che apparteneva ad una vasta fattoria. Non vi era anima vivente, perchè tutti erano andati a lavorar nei campi; ma siccome un ampio granaio, perfettamente quadro, occupava il bel mezzo della strada, giudicarono che in quella direzione non poteano oltre proseguire.
— «Che vi aveva detto io, padrone? — Cominciò Samuele, con aria di innocenza calunniata. — Come mai un signore forestiero può conoscere il paese meglio di coloro che vi son nati ed allevati?»
— «Tu, sciagurato — gridò Haley — tu lo sapevi.»
— «Ben vel dissi, e mi avete creduto? Vi aveva detto padrone, che la strada era chiusa, intersecata di muricciuoli, e che io credeva non avremmo potuto passar oltre. Andrea mi ha pur sentito.»
— Non vi era modo di contrastarlo, talchè l’infelice mercante dovette divorarsi in cuore la propria rabbia col miglior garbo possibile; tutti e tre si volsero addietro, e si incamminarono verso la strada maestra.»
In conseguenza di tutti questi ritardi erano già trascorsi tre quarti di ora all’incirca da che Elisa avea posto il suo figliuoletto a dormire nella osteria del villaggio, mentre ivi sopraggiunse la nostra comitiva a cavallo. Elisa siedea presso la finestra, guardando in altra direzione, quando l’occhio acuto di Samuele fu primo a riconoscerla. Haley ed Andrea veniano dietro alcuni passi. In questo momento pericoloso, Samuele lasciò cadere in terra il cappello e mandò una sonora maledizione sua propria, che la fece trabalzare e ritrarsi subito da una parte. Intanto la comitiva, passando sotto la finestra, giungea alla porta dell’osteria.
Elisa, in quel momento decisivo, sentì rinnovarsi mille volte la sua energia. La camera mettea al fiume per una porta collaterale. Si toglie in braccio il suo fanciulletto e corre alla sponda. Il mercante la vide distintamente appunto in quella che si dileguava; e balzando da cavallo e chiamando ad alta voce Samuele ed Andrea, le corse dietro, come un molosso che insegue una cervetta. Parea che i piedi della fuggente non toccasser la terra, talchè in un momento fu alla sponda del fiume. Li insecutori la incalzano; ed ella, investita di quella forza che Dio solo può dare ad una madre disperata, mandando un grido selvaggio, spiccò un salto dalla riva, sovresso la vorticosa corrente, e pose piede su d’una zattera di ghiaccio. Era un salto straordinario, quale può tentar solamente la disperazione o la pazzia; Haley, Samuele ed Andrea gettarono, a quella vista, istintivamente uno strido, e sollevarono le mani al cielo.