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la capanna dello zio tom


— «È difficile indovinarlo — disse Samuele; — quella giovane è bisbetica. Le donne non sogliono far mai ciò che supponete; godono far tutto il contrario. Quindi se voi il credete che abbiano presa una strada, è certo che corrono da un’altra parte; e perciò non potrete a men di raggiungerle. Ora la mia opinione particolare si e che Elisa ha scelto la via peggiore; e che, per conseguenza, dobbiam prendere la via maestra.»

Queste osservazioni filosofiche sugli istinti femminili parve non persuadessero gran fatto Haley a mettersi per la via maestra; dichiarò risolutamente che avrebbe presa l’altra, e chiese a Samuele se era molto discosta.

— «Pochi passi e ci siamo — rispose il negro, facendo un cenno coll’occhio che era dalla parte di Andrea — ma — soggiunse gravemente — pesata bene ogni cosa, veggo chiaro che non ci conviene passar di qui. Non ne sono ben pratico. È sempre deserto, possiamo smarrirci, e sa Dio solo dove andremo a riuscire.»

— «Checchè ne sia — disse Haley — prenderò questa strada.»

— «Ora che mi ricordo, parmi aver udito che questa strada era ingombra di siepi e chiusa da un muro di cinta verso il fiume; non è vero, Andrea?»

Andrea rispose non esserne ben sicuro; aver solamente inteso a dire che vi era una strada, ma non averla mai percorsa. Insomma non volersene far garante.

Haley, avvezzo a bilanciare le probabilità tra menzogne più o meno maiuscole, giudicò esser meglio incamminarsi per la via più appartata. Opinava che Samuele ne avesse in principio fatto cenno senza avvedersene; e che indi non tentasse di disuadernelo, se non per favoreggiare la fuga di Elisa.

Non sì tosto Samuele indicò la strada, Haley vi si gittò risoluto, seguito da Samuele e da Andrea.

Vi era difatti una stradicciuola che anticamente riusciva al fiume, ma abbandonata da molti anni, da che se ne era aperta una nuova; e perciò distante un’ora circa di cammino, la si vedea intersecata da parecchie fattorie e da muri di cinta. Samuele lo sapea benissimo; quanto ad Andrea, la era chiusa da sì gran tempo, che egli non ne aveva mai inteso a parlare. Quindi camminava con aria di rassegnazione e di incertezza, borbottando solamente e gridando tratto tratto, che quella strada diabolica rovinerebbe le gambe di Jerry.

— «Ora so apprezzare ciò che valgano i vostri consigli — disse Haley — con tutto il vostro schiamazzare non mi farete deviare di qui: zitti dunque!»

— «Il padrone terrà la strada che più gli piace» disse Samuele, fingendo una paziente sommissione e ammirando nel tempo stesso Andrea che già stava per iscoppiare dalle risa.

Samuele era di un’allegria meravigliosa, e si vantava di possedere una