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la capanna dello zio tom


scuotendo il capo in un modo stizzoso; e proseguiva le sue operazioni con una lentezza, con uno sgarbo affatto insoliti.

Per qualche strano motivo, parea tutti i servi avessero indovinato che la padrona non sarebbe punto dolente di quella tardanza; e facea maraviglia il gran numero dei contrattempi che ad ogni momento sopraggiungevano per interrompere il corso delle cose. Un mal’arrivato fanciullo versò la salsa, e bisognò ricomporla con la debita formalità e precisione. La zia Cloe, tenendo di occhio ogni cosa con somma accuratezza, rispondeva con aria burbera e con tronche parole a chi volea sollecitarla, che ella non era cuciniera da mandare in tavola una salsa mal preparata, perchè altri avesse tempo di tener dietro ad una schiava fuggitiva. Un altro urtò nel secchio dell’acqua, e bisognò correr di nuovo alla fontana per attingerne; un terzo, nella fretta dei preparativi, gittò per terra il butirro. E si rompea, tratto tratto, in una sghignazzata, mentre qualcuno venìa a dire che Haley era inquietissimo, che non poteva star fermo sopra la seggiola, che passeggiava su e giù da una finestra all’altra e sotto il portico.

— «È ciò che si merita — dicea zia Cloe sdegnosamente; — gli accadrà peggio, un giorno o l’altro, se non si pente. Il suo padrone lo chiamerà e vedrà con che volto.»

— «Andrà difilato all’inferno» disse il piccolo Giacomo.

— «E ben lo merita! — soggiunse con istizza zia Cloe. — Oh egli ha spezzati molti e molti cuori! ve ne accerto io — riprese ella, levando una forchetta che tenea in mano. — E veramente ciò che Giorgio, il padroncino, vi solea leggere nel libro delle Rivelazioni. «Le anime gridano disotto l’altare, gridano vendetta a Dio! — e Dio le esaudirà quanto prima — sì, certo, le esaudirà!»

La zia Cloe era talmente venerata, nella cucina, che tutti stavano ad udirla a bocca aperta; e siccome il pranzo era compiutamente imbandito, tutti i servi, tutti li sguatteri ebbero comodo di conversare seco lei e di badare alle sue osservazioni.

— «Abbrucierà in fuoco eterno, non è vero?» disse Andrea.

— «Oh sarei pur contento di vedervelo!» riprese il piccolo Giacomo.

— «Figliuoli!» suonò una voce, che li fece balzar tutti. Era lo zio Tom, che giunto alla porta della capanna si era soffermato ad origliare.

— «Figliuoli! — soggiungeva — temo forte che non sappiate ciò che vi dite; perchè la parola sempre, figliuoli miei, è parola tremenda; cosa solenne a pensare! Non dobbiamo augurarlo a nessuna creatura umana.»

— «Non vorremmo augurarlo ad alcuno tranne a questi mercanti di anime — disse Andrea — e ben a ragione, perchè sono gente tristissima.»

— «La natura stessa grida contro di loro — disse zia Cloe. — Non strappano essi il lattante dal seno della madre, per venderlo? E non espon-