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la capanna dello zio tom


acconciargli la bardatura, gliene ficca una tra sella e la pelle, per modo che qualsiasi lieve peso soprapposto dovea irritare la suscettibilità nervosa dell’animale, senza lasciarvi traccia di graffiatura.

— «Vedremo ora — soggiunse egli, con un sorriso di stizzosa soddisfazione — vedremo se starai queto. In quel punto la signora Shelby si affacciò al balcone e fe’ cenno a Samuele di avvicinarsi. Lo schiavo corse subito coll’atto ossequioso d’un postulante che si presenta per sollecitar qualche impiego a S. James o a Vashington.

— «Perchè indugiaste tanto, Samuele? Avea mandato Andrea per dirvi di venir subito.»

— «Iddio vi benedica signora — rispose Samuele — i cavalli non si possono prender sempre quando si vuole; pascolavano là in fondo al prato, lontano Dio sa quanto.»

— «Vi raccomandai più volte, Samuele di non ripetere ad ogni momento Dio vi benedica, Dio lo sa ed altre simili cose; non istà bene.»

— «Oh Dio benedica l’anima mia! l’aveva dimenticato, signora mia; nol dirò più.»

— «E l’avete ripetuto appunto addesso, Samuele.»

— «L’ho ripetuto? oh Dio mio! non avea intenzione di dirlo.»

— «Siate più attento, Samuele.»

— «Lasciate che respiri un momentino, signora, e poi partirò subito; e con tutta sollecitudine.»

— «Ora, Samuele, accompagnerete Haley, per indicargli la strada e dargli man forte. Abbiate cura dei cavalli, Samuele; sapete che Terry zoppicava un tantino nella scorsa settimana; non lo fate camminar di troppo.»

La signora Shelby pronunciò a voce bassa queste ultime parole, e premette maggiormente sovra esse.

— «Comprendo benissimo — disse Samuele, significando con un cenno degli occhi di aver compreso. — Dio mi guardi! oh stava per dirlo nuovamente — soggiunse egli rattenendo il fiato con una smorfia così grottesca, che la signora non potè a meno di sorriderne a proprio dispetto. — Sì, signora, avrò gran cura dei cavalli.»

— «Ora, Andrea — disse Samuele, ritornando verso la cavalcatura — non sarei punto meravigliato se la bestia di quel signore si mettesse a strepitare nel momento di montare in sella; queste cose avvengono ben sovente, Andrea;» e sì dicendo, l’urtò nel fianco col gomito in guisa molto significante.

— «Verissimo!» disse Andrea, mostrando di aver capito.

— «Come vedi, Andrea, la signora vuole guadagnar tempo; se ne accorgerebbe anche uno sciocco; voglio secondarla. Slega i cavalli e lascia