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la capanna dello zio tom


di offrirgli altro che un bicchier d’acqua, ma gliel’offrivano con tutto il cuore; le loro lagrime erano cadute sul suo viso, lagrime di pentimento e di dolore. Essi avevano offerto preghiere per lui ad un Salvatore di cui altro non conoscevano che il nome, ma un Salvatore che mai non si implora invano, quando le preghiere sono ispirate dalla fede.

Cassy era uscita dal suo ritiro, e aggirandosi qua e là per le tenebre aveva inteso parlare del sacrifizio che Tom avea fatto per essa e la sua Emmelina; e con rischio d’essere scoperta, era venuta nella notte precedente a visitarlo, e commossa dalle parole del moribondo, avea pregato per lui.

Quando Giorgio entrò nel vecchio magazzino, fu preso da un capogiro che quasi lo privò dei sensi.

— «È mai possibile? — gridò egli, inginocchiandosi presso al letticciuolo o per dir meglio al canile di Tom; — papà Tom, mio vecchio amico!»

Parve che una tale voce giungesse al cuore del moribondo; scosso dolcemente il capo, sorrise e mormorò i seguenti versi d’un inno:


Il Signor sia benedetto — Che in un morbido origlier
Mi trasforma il duro letto — Ove spento ho da giacer.

Mentre il giovine s’inchinava verso l’amico, i suoi occhi gocciavano calde lagrime che onoravano il suo cuore.

— «O Tom, rianimatevi, parlatemi, guardatemi! Io sono Giorgio, il vostro padroncino, non mi riconoscete?»

— «Signor Giorgio» disse Tom, con fioca voce, aprendo gli occhi.

A poco a poco si rischiararono le sue idee, scintillò lo sguardo, la sua fisonomia s’accese, giunse le mani e irrigò di lagrime le guancie.

— «Sia lodato Iddio! questo è tutto ciò che io desiderava... dunque io non sono stato dimenticato... Il mio cuore si rinverdisce... Ora muoio contento.»

— «Voi non morrete — gridò Giorgio; — io vengo a riscattarvi e ricondurvi a casa.»

— «Giorgio, voi giungete troppo tardi. Iddio già mi ha riscattato, e anch’egli mi conduce a casa: mi tarda l’istante di giungervi. Il cielo è ben da anteporsi al Kentucky!»

— «Vivete! Mi si spezza il cuore pensando ai vostri patimenti, vedendovi giacere in questo vecchio magazzino, mio povero amico!»

— «Non compiangetemi — disse Tom con voce solenne — io era