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la capanna dello zio tom


— «Vi consiglierei — ripigliava Cassy, fingendo di acconciar qualche cosa nella camera — che lasciaste in pace Tom.»

— «Che te ne importa?»

— «Che me ne importa? A dir vero, non saprei nemmeno io. Se volete sprecar mille duecento ducati per uno schiavo, e poi lo rendete inabile al lavoro nell’urgenza del ricolto, è affare che non mi riguarda; ho fatto ciò che poteva per lui.»

— «Che hai fatto? che motivo hai tu di immischiartene?»

— «Nessuno, sicuramente.»

— «Che motivo hai tu d’immischiarti ne’ miei affari?»

— «Nessuno, sicuramente. Vi ho messo in serbo alcune migliaia di dollari, a più riprese, col darmi pensiero de’ vostri schiavi; ecco il bel guiderdone che ne ricevo! Se il vostro ricolto sarà sul mercato inferiore a quello degli altri, perderete la scommessa, credo io. Tompkins avrà la palma, e voi sborserete il vostro denaro, come una bella signorina; parmi già vedervi!»

Legrèe, come molti altri piantatori, non aveva che una specie di ambizione — di mostrare il più bel ricolto della stagione; ed avea appunto, a questo riguardo, diverse scommesse nella città vicina. Quindi Cassy, col suo femmineo accorgimento, toccava per tal modo l’unica corda che le avrebbe risposto.

— «Ebbene, lo lascerò in pace — disse Legrée; — ma deve chiedermi scusa, e promettermi che saprà meglio condursi per l’avvenire.»

— «Ed egli nol farà» disse Cassy.

— «Nol farà, eh?»

— «No, nol farà» ripetè Cassy.

— «Son curioso di sapere il perchè, signora mia» disse Legrée coll’accento del più amaro disprezzo.

— «Perchè egli ha agito bene ed il sa, nè vorrebbe mai dire di aver fatto male.»

— «Che importa? e’ dirà quanto io gl’impongo, o....»

— «O voi l’impedirete di lavorare in questi momenti di pressa, e perderete la vostra scommessa sul ricolto del cotone.»

— «Oh! egli cederà. Forse ch’io non so come sono fatti questi negri? In poco d’ora sarà più sommesso d’un cane.»

— «V’ingannate di gran lunga: Tom si farà uccidere, non si ritratterà.»

— «Vedremo. Ov’è egli dunque?»

— «Giù nello stanzone del magazzino.»

Quantunque Legrée mostrasse al di fuori tanta fermezza, il suo animo vacillava; la qual cosa era affatto insolita in lui: ma i sogni dell’ultima notte, e le parole di Cassy, l’avevano scosso assai forte. Deliberò parlare