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la capanna dello zio tom


s’egli, volgendosi con aria di approvazione a un grosso negro, il quale suscitava, colle sue vili buffonerie, le risa sgangherate che Tom avea udite nell’entrare.

Come facilmente si può immaginare, Tom aveva tutt’altra voglia che di concorrere a quella allegrezza; e perciò, deposta la sua cassa nell’angolo più appartato, vi siedette sopra, e appoggiò il capo al muro.

I mercanti di carne umana si adoprano sistematicamente a tutt’uomo per tener li schiavi in baldoria, per renderli meno riflessivi, meno conscii, diremmo quasi, della loro condizione. Finchè il negro, venduto sul mercato del Nord, non giunge nel Nord, il padrone mette in opera ogni espediente per depravarlo, per indurirlo. Il mercante mette insieme la sua mandra nelle Virginia, nel Kentucky, e la conduce in luoghi salubri, perfino ai bagni termali, collo scopo di ingrassarla. Qui li schiavi son ben pasciuti; e perchè qualcuno inclina alla malinconia, si tiene comunemente fra essi un suonator di violino, e si ingiunge loro di ballare. Se qualcheduno, troppo memore di sua moglie, de’ suoi figli, della sua casa, ricusa di ballare, non infinge allegrezza, è notato come riottoso, pericoloso, e si espone a tutti i mali trattamenti che un padrone inumano, sciolto dal freno di ogni legge, può infliggergli. Si comanda ad essi d’esser gaio, desto, gioviale, specialmente alla presenza dei compratori, sia colla speranza di trovare un buon padrone, sia colla minaccia del castigo, se mai la merce rimane invenduta.

— «Che fai tu qui? — chiese Sambo, avanzandosi verso Tom, non sì tosto il signor Skeggs uscì di camera. — Sambo era un negro, alto, aitante della persona, pieno di mille bindolerie da buffone. «Stai facendo la meditazione?»

— «Domani sarò venduto all’incanto» rispose Tom tranquillamente.

— «Venduto all’incanto! Oh! oh! Che gran male! vorrei anch’io trovare lo spaccio! e certo, vi farei ridere. Ma questo giovane deve essere venduto anch’egli domani?» chiese Sambo ponendogli domesticamente la mano sulla spalla.

— «Vi prego a lasciarmi solo!» disse alteramente Adolfo, e svincolandosi con affettazione di ribrezzo.

— «Oh! oh! ragazzo mio! Guardate che nero-bianco! vero color di crema e tutto olente! — soggiunse Sambo, facendo atto di annasarlo. — Starebbe bene in una bottega di tabaccaia; basterebbe egli solo a profumarla.»

— «Scostatevi, vi ripeto!» gridò Adolfo infuriato.

— «Oh come siete aspri, voi neri-bianchi! Guardatevi! — E Sambo si diede ad imitare burlevolmente i modi di Adolfo; — siete gente di qualità. Si vede che avete appartenuto a buona famiglia.»