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la capanna dello zio tom



CAPO XXX.


Il magazzino degli schiavi.


Un magazzino de’ schiavi! Taluno de’ miei lettori potrà formarsi per avventura un’idea orribile di cotal luogo; fantasticarsi un luogo buio, tetro, immondo, un Tartarus informis, ingens, cui lumen ademptum. Niente di tutto questo, candido amico mio; a’ dì nostri gli uomini hanno imparata l’arte di fare il male con molta delicatezza e maestria per non offendere li occhi e li orecchi della rispettabile società. La proprietà umana si vende ad alto prezzo sopra i mercati; quindi è ben nutrita, ben alloggiata, tenuta ben monda, acciò, messa in vendita, possa far bella mostra di sè. Un magazzino di schiavi, nella Nuova-Orleans, è una casa decente, che differisce ben poco dalle case ordinarie; e qui si veggono tutto il giorno, lunghesso il muro esteriore, disposti in ordine, alcuni uomini e donne, come insegna di negozio.

Sarete invitati cortesemente ad entrare, esaminare, ed ivi troverete buon numero di mariti, di mogli, di fratelli, di sorelle, di padri, di madri, di fanciulletti, per essere «venduti separatamente o in lotti,» secondo meglio torna all’acquisitore; e questa anima immortale, riscattata un giorno dal sangue, dall’agonia del figliuolo di Dio, nell’ora in cui la terra si squarciò, le roccie si spezzarono, e le tombe si scoperchiarono, può esser venduta, scambiata con altra qualsiasi merce di droghe o salumi, secondo le eventualità del commercio o il capriccio del mercante.

Uno o due giorni dopo il colloquio tra Maria e miss Ofelia, Tom, Adolfo e una mezza dozzina circa d’altri schiavi appartenenti alla casa Saint-Clare, furono condotti al magazzino del signor Skeggs, che, nella via......... tiene un deposito di quelli schiavi che debbono esser messi in vendita il giorno appresso.

Tom, come li altri suoi compagni, avea seco una grossa cassa piena di biancheria. Furon messi a dormire in un lungo camerone, dove trovarono radunati molti altri uomini d’ogni età, d’ogni statura, d’ogni gradazione di colore, i quali ridevano, schiamazzavano all’impazzata.

— «Ah! ah! così va bene! coraggio, figliuoli miei! — disse il signor Skeggs, il custode. — Sempre così allegri! ah sei tu, Sambo!» dis-