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la capanna dello zio tom


tutta la lor gente perchè sono alteri, sfoggiano un’aria di superiorità intollerabile, e che io aveva imparato l’alterigia da te; soggiunse non mi lascerebbe mai più in questa casa, e mi costringerebbe a sposare altra donna e stabilirmi colà. Dapprima non borbottava queste cose che tra i denti; ma ieri mi ingiunse di sposare Mina, di stabilirmi seco lei in una capanna, o che altrimenti mi avrebbe venduto pel basso del fiume1

— «Ma tu hai sposato me, al cospetto di un ministro — disse Elisa ingenuamente — come se tu fossi un bianco.»

— «Ignori forse che uno schiavo non può ammogliarsi? La legge vi si oppone; e se al padrone viene in capo di separarci, tu non sei più oltre mia moglie. Ecco perchè vorrei non averti veduta mai, non esser mai nato; sarebbe stato meglio per amendue, sarebbe stato meglio per questo povero figliuol nostro se non fosse nato mai! la sorte stessa può toccare anche a lui.»

— «Oh, ma il padrone è così buono!»

— «Sì, ma chi sa? può morire; e quindi il nostro bimbo andar venduto al primo avventore. Possiam noi compiacerci che egli sia bello, vispo, grazioso? Elisa, te lo predico, per ogni vezzo del tuo bambino, una spada trafiggerà l’anima tua; sarà troppo prezioso perchè tu possa conservartelo.»

Queste parole piombarono qual peso enorme sul cuore di Elisa; vide passarsi innanzi lo spettro di un mercante di schiavi, e quasi fosse côlta da colpo mortale, si scolorò, le venne meno il respiro. Quasi convulsa gittò uno sguardo sulla verenda, ove il figliuoletto, annoiato di quella grave conversazione, si era poco a poco ritirato, e cavalcava su e giù trionfalmente il bastone del signor Shelby. Già stava per comunicare al marito i proprii timori, ma se ne astenne.

No, no — pensò fra sè stessa — ha già troppo a soffrire, quel poveretto; non gli dirò nulla; e d’altronde la padrona non mi inganna sicuramente.

— «Ora, Elisa, anima mia — disse il marito melanconicamente — ricevi il mio addio, perchè me ne vado.»

— «Te ne vai, Giorgio, e dove?

— «Al Canada — rispose egli, facendo forza sopra sè stesso; — e di là vedrò modo di riscattarti; ecco ciò che ci resta ancora a sperare; tu hai un buon padrone, il quale non ricuserà di venderti; comprerò te e il nostro figliuoletto; così spero, coll’aiuto di Dio!»

— «Misera me, se tu fossi preso!»

— «Non sarò preso, Elisa; morrò piuttosto! libertà o morte!»

— «Non ti ucciderai!»


  1. Nelle provincie del Sud, dove la schiavitù è più tremenda.