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la capanna dello zio tom


Tom sospirò profondamente.

— «Pare che non sia stato concesso che ai fanciulli e alla buona gente come sei tu — riprese Saint-Clare — il veder cosa che noi non possiamo vedervi; ma come avviene ciò mai?»

«Tu l’hai nascosto al saggio ed al prudente, e l’hai rivelato ai fanciulletti — mormorò Tom; — tale, o Padre, fu il tuo beneplacito.»

— «Tom, non credo, non posso credere; mi avvezzai a dubitar d’ogni cosa — disse Saint-Clare. — Sento pur bisogno di credere a questa Bibbia, e nol posso.»

— «Caro padrone, pregate il buon Dio; ditegli: Signore io credo, aiutatemi a credere.»

— «Chi può comprenderne qualche cosa? — disse Saint-Clare, parlando seco stesso e con aria distratta. — L’amore, la fede, tutte queste belle cose non sarebbero che una fase passeggiera del sentimento umano, fuggevoli come un alito, prive d’ogni fondamento? Eva non è più; non vi è cielo; non v’ha Cristo; nulla!»

— «O caro padrone, Cristo c’è! Lo so; ne son certo — disse. Tom, cadendo ginocchioni a terra. — Credetelo, mio buon padrone!»

— «E donde argomenti che vi sia Cristo, o Tom? Hai tu mai veduto Dio?»

— «Lo sento nel mio cuore, o padrone; lo sento ora più che mai. O padrone, quando fui venduto, strappato dalle braccia della mia vecchia moglie e de’ miei figliuoli, mi sentii spezzare il cuore. Mi tenni per disperato; ma allora il buon Dio accorse in mio aiuto e mi disse: Tom, non temere; e ispirò la sua luce, la sua allegrezza nell’anima di questa povera creatura; vi infuse la sua pace; e quindi mi rassegnai; amo tutti, adoro la volontà del Signore, e mi trovo contento dovunque a lui piace di collocarmi. Ben sento che questa forza non deriva da me, perchè io sono una povera, miseranda creatura; mi viene da Dio; egli farà altrettanto a favore del mio padrone.»

Le lacrime, i singhiozzi interrompeano le parole di Tom; Saint-Clare abbassò la fronte sopra la spalla di lui, e strinse quella nera mano così fedele.

— «Tom, mi ami?» gli chiese.

— «Darei la vita, se un giorno potessi veder cristiano il mio padrone.»

— «Povero fanciullo insensato! — disse Saint-Clare, sollevandosi a metà. — Non son degno d’essere amato da un cuore così buono, così onesto com’è il tuo.»

— «Oh padrone! vi è ben un altro che vi ama più di me. Cristo benedetto Signor nostro è quegli che vi ama.»

— «E donde lo sai?» chiese Saint-Clare.