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la capanna dello zio tom
mente. Dovete ricordare che ciascun di voi può diventare un angiolo, ed essere un angelo per sempre... Se sarete cristiani, Cristo vi aiuterà. Bisogna pregarlo; bisogna leggere.»
La fanciullina tacque per un istante, si guardò intorno pietosamente, e quindi riprese con voce malinconica:
— «O miei cari! Non sapete leggere. Povere anime!»
E qui nascose il volto tra i guanciali, e cominciò a piangere; ma i singhiozzi di coloro cui ella avea rivolto il discorso, e che, ginocchioni sul pavimento, la circondavano, le diedero animo a proseguire.
— «Oh non ve ne affliggete! — riprese ella, alzando il volto e con un sorriso luminoso misto alle lacrime — ho pregato per voi; e so che Gesù vi aiuterà, quantunque non sappiate leggere. Procurate di perfezionarvi quanto potete; pregate ogni giorno; pregate che vi aiuti, che vi dia modo di legger la Bibbia dovunque, e spero che tutti ci rivedremo in cielo.»
— «Amen,» risposero sommessamente Tom e Mammy, con alcuni altri de’ più attempati che appartenevano alla scuola dei Metodisti. I più giovani e più spensierati cominciarono per la prima volta a singhiozzare, tenendo il capo inclinato sulle ginocchia.
— «So — disse Eva, — che voi tutti mi amate.»
— «Sì, oh sì! davvero. Iddio vi benedirà!» fu la risposta spontanea di tutti.
— «Sì, lo so. Non vi è alcuno tra voi che non mi abbia sempre dimostrata molta affezione; voglio lasciare a voi tutti qualche cosa, che non possiate mai riguardare senza ricordarvi di me. Voglio dare a ciascun di voi una ciocca de’ miei capelli; ogni qualvolta vi cadrà sott’occhio, ricordatevi che vi ho amati, che sono andata in cielo e che spero di rivedervi lassù.»
È impossibile descrivere la scena che succedette quando li schiavi, lacrimando, singhiozzando, si radunarono intorno alla creaturina, per ricevere dalle mani di lei ciò che parea loro un ultimo segno dell’amor suo. Caddero ginocchioni; singhiozzavano, pregavano, baciavano il lembo della sua veste; e i più attempati risposero parole di tenerezza, miste a preghiere, a benedizioni, come è uso di questa razza appassionata.
Dopo che ciascuno ebbe ricevuto il suo ricordo, miss Ofelia, temendo che la commozione di quella scena influisse di troppo sull’animo dell’ammalata, accennò a ciascun di essi di ritirarsi.
Tutti uscirono dalla stanza, tranne Tom e Mammy.
— «Avvicinatevi, zio Tom — disse Eva — eccovi una bella ciocca per voi. Come godo in pensare, zio Tom, che ci rivedremo in cielo; oh ne son certa! e Mammy, oh la mia cara, la mia buona Mammy!» soggiunse ella, gittando teneramente le braccia al collo dell’antica sua nutrice.