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la capanna dello zio tom


         — «E quanto tempo fosti presso il tuo ultimo padrone?»

— «Non saprei dirvelo, madama.»

— «Al tuo parere, potrà essere un anno, o più?»

— «Lo ignoro.»

— «Guardate acume di questi negri! — disse Giovanna; — non saper tampoco che cosa sia un anno, e non esser capaci di dirvi la loro età!...»

— «Intendesti mai parlare di Dio?»

Topsy rimase interdetta, e non rispose che con una delle sue solite smorfie.

— «Sai tu chi t’ha creata?»

— «Probabilmente nessuno; chi difatti avea a crearmi?...»

Qui il viso della negra parve animarsi d’una certa curiosità; ma Ofelia credette opportuno divertir la questione, e portare il discorso sopra una materia più comune e più facile all’intelligenza di Topsy:

— «Sai tu cucire?»

— «No, madama.»

— «Ma dunque che cosa sai fare?»

— «So attinger acqua dal pozzo, lavare i piatti, ripulire i coltelli e dare in tavola.»

— «I tuoi padroni ti trattavano bene?»

— «Mi pare che sì» rispose la negra con qualche po’ di malizia.»

Dopo un colloquio così incoraggiante, miss Ofelia si levò; e Saint-Clare, ch’era appoggiato alla spalliera della sua sedia, le disse:

— «Voi avete a dissodare un suolo affatto vergine: seminatevi le vostre idee, ed io son certo che attecchiranno.»

Le idee di miss Ofelia in fatto di educazione, come in ogni altra materia, erano asssai nette e precise: le aveva tratte dalla Nuova-Inghilterra, in cui prevalevano da un secolo, e che negli angoli remoti di quella provincia, ove ancora non arrivarono le strade di ferro, prevalgono ancora. L’insegnamento n’è assai spiccio: alle ragazze s’ha a mostrare il catechismo, il cucire, il leggere: in ogni cosa che imprendono raccomandar loro riflessione, e ammonirle collo staffile quando mentono. Questo metodo fu naturalmente cacciato in fondo allorchè i nuovi lumi vantaggiarono la nostra educazione; non pertanto è cosa ben certa che le nostre avole allevarono di questo modo e uomini e donne di tempra robusta e costumata. Ofelia poi non conosceva altro sistema, ed essa si dispose a metterlo in pratica colla pagana, usando all’uopo tutta quella diligenza che le fosse stata possibile.

Topsy venne considerata in famiglia come la figliuola di Ofelia, la quale veggendola male accolta in cucina, deliberò di acconciarla a’ servigi della sua stanza, ed ivi ammaestrarla nelle faccende domestiche. Con una abne-