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la capanna dello zio tom


        La lettera per Tom fu scritta in debita forma ed impostata gelosamente quella stessa sera.

Miss Ofelia continuava indefessamente nel dar sesto alle facende domestiche. Tutti i famigli, cominciando da Dina sino al negrotto più giovane, concordavano in dire che miss Ofelia era veramente curiosa — epiteto con cui gli schiavi del Sud vogliono far comprendere che non sono contenti dei loro padroni.

I domestici poi d’alto bordo, come sarebbero Adolfo, Giovanna e Rosa, convenivano in dire che ella non era una signora; le signore non lavorano come essa; non ha piglio signorile; e si maravigliavano che ella fosse parente di Saint-Clare. Maria stessa diceva aperto che le era cosa intollerabile vedere sua cugina Ofelia in continue faccende. E difatti l’operosità di miss Ofelia era tale, che potea dar luogo a qualche lagnanza. Cuciva, raccomodava da mane a sera, colla sollecitudine di persona che è spinta da neccessità urgente; fatta notte, ripiegato il lavoro, dava di mano a’ suoi aghi da calzetta, e si rimettea all’opera più alacremente che mai. Era proprio una fatica il vederla.


CAPO XX.


Topsy.


Un mattino, mentre miss Ofelia stava sbrigando alcune faccende domestiche, si udì la voce di Saint-Clare che la chiamava ai piedi della scala.

— «Scendete, cugina; debbo mostrarvi qualche cosa.»

— «Che ci è?» chiese miss Ofelia, venendo al basso colla calza in mano.

— «Ho fatto un acquisto per voi — vedete» disse Saint-Clare; e intanto spinse innanzi una fanciulla negra che aveva otto o nove anni circa di età.

Era una delle più nere della sua razza; i suoi occhi rotondi, brillanti come grosse perle di vetro, moveansi irrequieti di cosa in cosa; la sua bocca, semiaperta per maraviglia agli strani oggetti che vedea nella sala del suo nuovo padrone, mostrava due fila di denti bianchissimi; i suoi capelli lanuti eran divisi in molte piccole treccie che le ondeggiavano in ogni senso intorno al volto. La sua fisonomia poi, che mostrava una certa intelligenza non disgiunta da malizia, era temperata da un velo di dolce malinconia e di gravità precoce e solenne. Vestiva una camicia di tela,