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la capanna dello zio tom
più forte; e dice, nè credo mal si apponga, che il piantatore americano non fa, sotto altra forma, che ciò che fanno verso le classi inferiori i nobili e i banchieri inglesi; cioè appropriarseli, anima e corpo, adoperarli come meglio torna loro. Difende l’uni e l’altri, e credo con buone ragioni. Dico che non può esistere società ben incivilita senza la schiavitù delle masse, sia nominale, sia reale. Vi debbe essere in conseguenza una classe inferiore, condannata ad un lavoro materiale, ad una esistenza puramente animale; ed una superiore, fornita di beni di fortuna, per attendere a’ lavori intellettuali e governare li altri. Egli ragiona così perchè, come poc’anzi vi diceva, è nato aristocratico, ed io penso tutto il contrario, perchè son nato democratico.»
— «Io credo — riprese miss Ofelia — che non si possa istituir paragone tra l’Inghilterra e l’America. L’operaio inglese non è venduto, trafficato, strappato alla sua famiglia, battuto.»
— «È a discrezione di chi lo adopera, come se questi lo avesse comperato. Il piantatore può battere lo schiavo renitente a segno da farlo morire — il capitalista può privarlo di pane sino al punto di farlo morire di fame. Quanto alla sicurezza domestica, è difficile poter dire chi stia peggio — l’uno si vede vendere i figliuoli, l’altro se li vede morir di fame in casa propria.»
— «Ma non si giustifica la schiavitù col dimostrare che vi sono altre cose egualmente cattive.»
— «Io non pretendo giustificarla; dico solo che noi osiam rompere, in modo più evidente, i diritti dell’uomo. Qui si compra un uomo come un cavallo; gli si esaminano i denti, gli si fanno scricchiolare le articolazioni, si prova a farlo camminare e poi si paga. Abbiamo speculatori, educatori, usurai che trafficano anima e corpo. — Quindi il male si presenta agli occhi del mondo incivilito sotto una forma più palpabile, sebbene la cosa, in ultima analisi, riesca allo stesso risultamento; quello cioè di appropriarsi una parte dell’uman genere, e farla servire, senza riguardo alcuno, a vantaggio dell’altra parte.»
— «Non ho mai esaminata la cosa sotto questo punto di vista» disse miss Ofelia.
— «Viaggiai in Inghilterra, e raccolsi buon numero di documenti circa la condizione delle classi inferiori; e credo veramente che Alfredo abbia ragione quando afferma che i suoi schiavi sono trattati assai meglio che non sia gran parte della popolazione in Inghilterra. Dunque, come vedete, non possiamo dedurre che Alfredo sia un padrone crudele. È dispotico, inesorabile contro i riottosi; ucciderebbe un negro ribelle colla stessa facilità con cui ammazzerebbe un daino; ma in generale si reca a vanto che i suoi schiavi siano ben pasciuti e ben alloggiati.