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la capanna dello zio tom


tendo scolparmene: corre tuttavia tra me e voi una differenza. La mia condotta non s’accorda sempre a’ miei principii, nol nego; ma parmi ch’io mi troncherei la mano destra anzi che proseguire oltre ogni dì in una via che mi paresse malvagia. E quando le mie azioni fossero all’atto disformi da’ miei principii, non mi maraviglierei certo che me ne faceste rimprovero?»

— «Cara mia — ripigliò Saint-Clare sedendosi a terra a’ piedi di sua cugina — non prendete, di grazia, un contegno così grave.»

— «Voi avete un bel scherzare, Agostino; la materia è grave.»

— «Sì, grave, dolorosa e tale da non essere trattata nelle ore di caldo. Può l’uomo innalzare la sua mente a sublimi contemplazioni, quando il suo corpo è tormentato dalla vampa del sole e dalle punture degl’insetti? Allorchè il corso degli avvenimenti richiede che esso tenga una o due dozzine di negri, è mestieri adattarsi alla pubblica opinione, e...»

— «Non m’accorgo che il vostro discorso si faccia punto più serio» disse miss Ofelia.

— «Eccomi qual mi volete — disse Saint-Clare, di cui il volto ad un tratto s’atteggiava a gravità — Non può esservi che una sola opinione intorno alla questione astratta della schiavitù. I piantatori che se ne giovano, i preti che vogliono andare a’ versi de’ piantatori, i politici che cercano dominare potranno snaturare la morale, sfatare la natura, falsare il vaogelo; ma non faranno gabbo ad alcuno. La schiavitù viene dal demonio, che instituendola, ha dato un saggio di quanto sia capace di fare.»

Miss Ofelia rimase istupidita; e Saint-Clare, che pareva godesse dello stupore di lei, continuò:

— «Che cosa è quest’istituzione, maledetta dall’uomo e da Dio? Spogliatela del suo orpello, esaminatela in ogni sua parte, e ditemi che cos’è? Perchè il mio fratello nero è debole ed ignorante, mentre io sono robusto e intelligente, gli toglierò quanto possiede, lasciandogli solo ciò che a me piace! Le durezze, le sudicerie, le cose sgradevoli le imporrò allo schiavo! Perchè io sono un fuggi-fatica, egli lavorerà! Perchè il sole m’abbrucia, egli si farà abbrustolire dal sole! Lo schiavo guadagnerà l’oro, ed io lo sciuperò! Lo schiavo si stenderà col corpo nelle pozzanghere, affinchè io possa sul corpo suo passarle asciutto! Lo schiavo in tutta la sua mortale carriera farà la mia volontà e non la sua, e non avrà altri mezzi per salire al cielo, fuorchè quelli che a me piacerà di accordargli! Tutte queste ingiustizie sono corollarii di tale instituzione. Io sfido chicchessia a leggere il nostro codice nero, e di tirarne altre conseguenze. Si parla degli abusi della schiavitù, ma la schiavitù istessa non è un enorme abuso? Se questa non scompare, come Sodoma e Gomorra, dalla faccia della terra, si è perchè non si applica in tutta la sua estensione. Per compas-