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la capanna dello zio tom
altre parole di affetto. Il mio cuore s’era chiuso ed inaridito; finchè io ti vidi. E tu mi amasti! Il tuo amore mi trasse da morte a vita. Ed ora, Elisa, io verserò il mio sangue fino all’ultima stilla anzi che ti strappino dalle mie braccia. Perchè t’abbiano, sarà loro forza di passare prima sul mio cadavere.»
— «O Dio, abbiate pietà di noi! — disse Elisa singhiozzando. — Ci conceda di uscire insieme di questo paese; non gli chiediamo di più.»
— «Iddio sta per loro! — disse Giorgio, piuttosto per disfogare l’amarezza del proprio cuore, che per rispondere alla moglie. — Perchè mai permette egli tali iniquità? Ed osano dirci che la Bibbia le approva? Ah! essi hanno la forza, sono ricchi, sani, felici: sono membri d’una chiesa, e sperano il cielo. Oh! la via del cielo non è molto angusta per loro. E tanti poveri e onesti cristiani; tanti cristiani si buoni come essi, o anche migliori, giacciono nella polvere calpestati da cotestoro: essi li vendono e li comprano, fanno mercato del sangue del loro cuore, dei loro gemiti, delle loro lagrime. E Iddio non vi bada!»
— «Amico Giorgio — gridò Simeone dalla cucina — ascolta questo salmo: può giovarti assai.»
Giorgio trasse la sua seggiola presso l’uscio; ed Elisa, asciugandosi le lacrime, si fece innanzi per udire, mentre Simeone leggeva ciò che segue:
«Quanto è a me, quasi che incapparono i miei piedi; come nulla mancò che i miei passi non isdrucciolassero.
Perciocchè io portava invidia agl’insensati, veggendo la prosperità degli empi.
Perciocchè non vi sono alcuni legami alla lor morte; e la lor forza è prosperosa.
Quando gli altri uomini sono in travagli, essi non vi son punto, e non ricevono battiture col rimanente degli uomini.
Perciò la superbia li cinge a guisa di collana: la violenza gl’involge come una veste.
Gli occhi escono loro fuori per lo grasso: avanzano l’imaginazione del cuor loro.
Son dissoluti, e per malizia ragionano d’oppressare: parlan da alto.
Mettono la lor bocca dentro al cielo, e la lor lingua passeggia per la terra.
Perciò il popol di Dio riviene a questo, veggendo che l’acqua gli è spremuta a bere a pien calice.
E dice: — Come può essere che Iddio sappia ogni cosa, e che vi sia conoscimento nell’Altissimo?»
— «Non sono questi i tuoi sentimenti, o Giorgio?»