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la capanna dello zio tom


l’oro, delle gemme, delle spezie, delle palme ondeggianti, dei fiori maravigliosi, della fertilità prodigiosa, sorgeranno nuove forme d’arte, nuovi generi di splendido stile; e la razza nera, non più spregiata, nè oppressa, ci recherà forse le ultime e più magnifiche rivelazioni della vita umana. Senza dubbio, a cagione della loro dolcezza, della loro amabile docilità di cuore, della loro inclinazione ad affidarsi ad una mente superiore e riposarsi in un più alto potere, dell’ingenua semplicità del loro affetto, della facilità con cui perdonano, esse offriranno la più sublime forma della vità cristiana. Forse quel Dio che castiga coloro che ama, ha posto la povera Africa al crogiuolo della afflizione, acciò ch’ella sia di tutte le nazioni la più grande e la più nobile in quel regno ch’egli fonderà allorchè ogni altro regno sarà caduto; perocchè i primi saranno gli ultimi, e quelli ch’erano gli ultimi saranno i primi.

Erano forse queste le idee di cui si occupava Maria Saint-Clare la mattina d’una domenica, mentre, pomposamente vestita, stava chiudendo un braccialetto sfavillante di diamanti? Certo che no. Ma pure ella s’occupava di qualche cosa. Le istituzioni utili le stavano a cuore, ed in quel momento ella si disponeva a recarsi molto divotamente, e carica di diamanti, di seta di trine, di gioielli, alla chiesa di moda; poich’ella s’era fatta una legge di esser molto divota alla domenica. Tu l’avresti veduta allora così svelta, così elegante, così aerea e ondulante, in tutti i suoi movimenti, così avvolta, come in un tenue vapore, nella sua lfascia di merletto! Era veramente una graziosa creatura: ed ella si sentiva allora molto divota e molto elegante. Miss Ofelia, che le stava accanto, faceva con lei un perfetto contrasto: aveva essa pure una veste di seta, un bello sciallo, e un fazzoletto trapunto; ma essa avea un nonsochè di ruvido, di angoloso, d’intirizzito, che offendeva lo sguardo, quanto lo dilettava la grazia della sua elegante vicina: — non parlo della grazia di Dio, intendiamoci bene.

— «Ov’è Eva?» chiese Maria.

— «La fanciulla — rispose Ofelia — si fermò sulla scala per dire qualche cosa a Mammy.»

Or che stava dicendo Evangelina? Ecco le sue parole che da Maria non erano udite.

— «Cara Mammy, so che vi duole il capo estremamente.»

— «Iddio vi benedica, miss Evangelina! è vero, da qualche tempo il capo mi duole assai. Ma non vogliate prendervene pensiero.»

— «Ho caro che finalmente usciate. L’aria aperta ed il moto spero che vi gioveranno. Intanto prendete qui la mia boccetta di essenza.»

— «Che! la vostra bella boccetta ornata di diamanti? Ah! non posso accettarla.»

— «E perchè non potete voi accettarla? Voi ne avete bisogno, ed io