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la capanna dello zio tom


assai distinto, che, vestito all’ultima moda, agitava graziosamente un fazzoletto di tela finissima, profumato. Questo personaggio s’era adoperato a tutto potere di respingere all’opposta parte tutto il gregge dei domestici.

— «Indietro tutti! Arrossisco per voi — sclamò con voce autorevole. — Volete voi intromettervi nelle relazioni domestiche del padrone appena egli giunge?»

A queste frasi eleganti, pronunziate con molta gravità, vergognosi si ritrassero alla rinfusa ad una rispettosa distanza, tranne due robusti facchini, che presero a trasportare i bagagli.

Mercè le sistematiche disposizioni date da Adolfo, allorchè Saint-Clare, pagati i facchini, si volse indietro, non ebbe di rincontro che lo stesso Adolfo, notevole pel suo abito di satin, la sua catenella d’oro, i calzoni bianchi, e per la squisita gentilezza de’ suoi modi.

— «Ah! sei tu, Adolfo? — disse il padrone, stringendogli la mano: — come stai?» E intanto Adolfo andava sciorinando con molta fluidità un discorso estemporaneo preparato con molta cura da quindici giorni.

— «Bene, bene assai — disse Saint-Clare colla solita aria di noncuranza e di scherzo; — è composto a maraviglia. Bada che il bagaglio sia collocato a suo luogo. Aspettatemi qui tutti; ritorno subito.»

E così dicendo, egli condusse Ofelia in una vasta sala di ricevimento che metteva sulla galleria. Intanto Evangelina, vispa come un uccello, correva verso un piccolo gabinetto che s’apriva pure sulla galleria.

Una donna alta, pallida, dagli occhi neri, sorse alquanto dal canapè su cui giaceva.

— «Mamma!», disse Evangelina in una specie di rapimento, gettandosele al collo e baciandola a più riprese.

— «Basta! Bada che tu non mi faccia tornare l’emicrania» disse la madre, poichè l’ebbe baciata languidamente.

Sopraggiunse Saint-Clare; abbracciò la moglie in modo veramente ortodosso e maritale, e quindi le presentò sua cugina. Maria alzò gli occhi verso la cugina, fissandola con una certa curiosità, e l’accolse con languida cortesia.

Una turba di servi s’accalcava allora alla porta, e fra loro una mulatta d’età matura, di rispettabile aspetto, che, tremante di gioia e di aspettazione, si faceva innanzi la prima.

— «Oh! ecco Mammy!» gridò Evangelina; e volandole tra le braccia, la baciò più e più volte.

Costei non disse già che le si facea venir l’emicrania; anzi stringeva teneramente la fanciulletta, e rideva e gridava in guisa da far dubitare del suo senno. Staccatasi da lei, Evangelina corse dall’uno all’altro, dando strette di mano e baci: del che miss Ofelia, come poi affermò, ebbe a sentirsi rivoltato lo stomaco.