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la capanna dello zio tom


Sua moglie aprì l’uscio d’un camerino annesso alla sua stanza da letto, tolse un candeliere, lo posò sullo stipo, trasse una chiave da un piccolo ripostiglio, con aria meditabonda, l’introdusse nella toppa, e ristette alquanto, mentre che i fanciulletti, che secondo l’usanza, l’avean seguita da vicino, stavano taciturni, ma con occhi significanti osservando ogni movimento della lor madre.

O madre — che leggi questa pagina — avresti mai in tua casa un ripostiglio, un cassettino, che ti abbian fatto provare nell’aprirli ciò che proveresti nello scoperchiare nuovamente un piccolo sepolcreto? Madre avventurata, se ciò non ti avvenne mai!

La signora Bird aperse lentamente il cassettino. Vi eran dentro vesticciuole di varie forme, grembiali, calzettine, e un paio di scarpette, già logore nella punta, che usciano da un involto di carta. Vi era un cavallino di legno, una carrozzina, una trottola, una palla, — memorie raccolte con molte lacrime e spezzamento di cuore! Siedette presso il cassettino, e chiudendo la faccia tra le mani; ristette alquanto, mentre le lacrime le scorrean tra le dita; levando quindi subitamente il capo, cominciò a scegliere, con ansietà nervosa, li articoli più adatti e meglio conservati, e li raccolse in un fardelletto.

— «Mamma — disse uno di questi fanciullini, toccandole amorevolmente il braccio — vuoi dar fuori di casa qualcuna di queste cose?»

— «Caro il mio bambino — rispose ella dolcemente — se il nostro amato Arrigotto ci abbassasse dal cielo uno sguardo, sarebbe lieto di ciò che facciamo. Non mi sentirei cuore di regalarle ad una persona ordinaria — a qualcuno che fosse felice; ma io le do ad una madre assai più afflitta, più disgraziata che io non mi sia; — spero che Dio vorrà benedirli.»

Vi sono anime bennate le cui afflizioni tornano a conforto altrui; le cui speranze più care, deposte con molte lacrime dentro una tomba, sono seme donde sbucciano fiori odorosi, balsamici per li infelici, pei derelitti. Una di queste anime è la donna sensitiva che qui seduta al lume della lampada, piangendo tacitamente, mette insieme per la povera pellegrina queste memorie del fanciulletto che ha perduto.

Ciò fatto, la signora Bird aperse una guardaroba, e cavatene fuori una o due vesticciuole in istato ancor di servire, si pose a sedere presso il suo tavolo di lavoro, e dato di piglio alle cesoie, cominciò a racconciarle come il marito le avea consigliato; e continuò affaccendata, finchè un antico orologio appostato in un angolo della camera, suonò le dodici e si sentì alla porta il calpestio dei cavalli.

— «Maria — le disse il marito entrando in camera, col ferraiuolo sul braccio — bisogna svegliarla, e partire.»