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IL PASSATO
La sera, quando suonan le Campane,
la voce del Passato mi torna
con una profonda tristezza.
Ed io mi volgo allora
per dirgli qualche cosa,
e per guardarlo a lungo
nei suoi occhi d'arcobaleno.
E lui, con la sua voce,
non parla, eppur lo sento
come mi dice con gli occhi:
«ti perderò nella notte»
Io sento come mi chiede:
«perchè tu m'abbandoni?»
Io lo vorrei trattenere
perchè gli voglio bene:
siamo vissuti insieme;
e intanto avanza lo stuolo dell'ombre:
bisogna partire.
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