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sure del presbiterio. E’ così pur spiegata la causa della sua rimozione, poichè nella primitiva sua posizione esso avrebbe impedito l’accesso alla nuova cripta costrutta nel secolo XVII, e se spostato più innanzi avrebbe ostacolato il libero passaggio dalla porta laterale d’ingresso alla navata maggiore. Onde questo suo spostamento va segnalato a tale epoca.
Le scolture e specialmente i capitelli dell’Ambone e della Chiesa sono giudicati dal Porter con criterii che a mio parere non corrispondono alla realtà Delle sculture dell’Ambone egli dice che ricordano i capitelli del Chiostro di S. Orso ad Aosta (a. 1133) e della Cattedrale di Lodi (a. 1115). Se sussistono analogie di disegno e di fattura fra i capitelli di S. Orso e quelli del Pronao della Cattedrale di Lodi provenienti da Lodi Vecchio, non ne vedo alcuna fra la scoltura del nostro Ambone e quelle di S. Orso che io ebbi campo di studiare minutamente e che accennano già alle eleganze dell’arte archiacuta. Non posso quindi convenire col Porter.
Così non sono d’accordo con lui per quanto egli dice dei capitelli maggiori dell’ambone che vuole siano opera della stessa mano che scolpì il capitello della navata minore sinistra che sta di fronte all’ambone (Fig. 31 e 32). Ciò non può assolutamente essere ammesso da chi si prenda la briga di confrontare le fotografie dei due capitelli che io qui riproduco. Il capitello della navata minore tanto stentato di disegno e di fattura, non può certamente essere appaiato col fare largo e magistrale ed all’eleganza di quello dell’ambone.
Il Porter basandosi sopra tale comunanza d’origine dei due capitelli ne deduce che la chiesa e l’ambone sono della stessa epoca e che appartengano così entrambi al secolo XII, mentre abbiamo visto come la chiesa sia di oltre un secolo più antica dell’ambone.