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espongo intorno al modo con cui sono fra di loro mal legate le diverse parti della Basilica che ho descritto.


Navate minori. - Le navate minori sono, come dicemmo, dotate di matronei a cui si sale per due scale situate nei campaniletti di facciata, ed essi sono coperti da crociere semplici che internamente si impostano sopra sostegni cruciformi senza mezze colonne dalla parte dei muri esterni. Nelle navate minori queste mezze colonne esistono invece dalla parte della navata centrale: due di esse sono perfettamente visibili nella loro parte inferiore essendo addossate ai due ultimi pilastri della navata e concorrendo colle colonne intercalate a portare il portico di comunicazione fra i due matronei eretto nel secolo XVII. Le altre sono nascoste nelle lesene rettangolari barocche, e dalla parte della navata centrale esse probabilmente si spingevano fino al tetto per sostenerne le incavallature. Ciò è reso evidente da una discontinuità nell’intonaco di una di dette lesene che lascia scorgere una testa di donna appartenente ad un affresco dipinto sopra una di tali colonne.

Eseguendo il rilievo della chiesa mi occorse di constatare un fatto che parrebbe contraddire all’affermazione che la navata centrale e quelle laterali siano sorte quasi contemporaneamente, ed indicare invece che la navata centrale sia per un certo tempo esistita sola. Voglio parlare delle traccie dell’appoggio di un antico tetto delle minori navate sul muro laterale della nave maggiore che avrebbe in tale posizione dovuto tagliare ed otturare in parte le sue finestre come mostra il disegno (Fig. 8). Ritengo però che tale fatto sia da ascriversi ad un posteriore rialzamento della monta dei tetti minori che prima dovevano avere monta inferiore all’attuale ed uguale a quella del tetto principale (come mostra il disegno della facciata), e dovevano perciò appoggiarsi alla risega del muro della nave maggiore