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una popolazione di abitanti 1008. Ufficio postale a Clusone, che dista km. 5.

Il suo territorio non è coltivato che in parte. Nel restante è ricoperto da foltissimi boschi d’alto e basso fusto, da grandi pascoli, ed estese praterie. I suoi prodotti consistono in frumento, segale, orzo, granoturco, foraggi e legnami. Qui, come a Premolo, si alleva numerosissimo il bestiame che sale a varie migliaia di capi e viene nell’estate condotto nei monti della Valtellina e dei Grigioni e nell’inverno in Piemonte, del Genovesato e del Piacentino1.

«Singolare è il modo di vestire delle donne, che dicesi fatto per voto. Indossano esse una lunga sottana, ossia veste di panno stretta al collo, davanti tenuta sulle spalle da due cinture e aperta di dietro sino a mezza schiena, che lascia vedere una camicia di tela sempre candidissima. In testa portano un cappello maschile. Sembrano, fatte poche eccezioni, altrettanti claustrali terziarie.»


  1. Ci è occorso di aver veduto in questi paraggi, un fatto che ci richiamò alla memoria i versi di Giuseppe Barbieri (L’Autunno):
    Vedi? traggon dall’Alpi a schiere a schiere
    Greggi e pastori al pian. L’annua vicenda
    Ne gli stringe a mutar cielo e paese,
    A cercar novi paschi. Irco velluto
    Guarda la truppa, e ne governa i passi
    Fiero molosso. All’asinello in groppa
    Siedon le madri, e i figliuoletti attorno,
    Qual pendente dal seno, e qual giacente
    su canestri di vinco. I buon famigli
    Seguono appresso, e gli umili penati,
    E i cari tabernacoli degli avi,
    Menano seco ad altre sedi. Echeggia
    Di belati, di suoni, e di muggiti
    Tutto intorno la via querula e sorda.
    Nè già per tanto in sì diverse terre
    Peregrinar, la veneranda, avita
    Sdegnano mai semplicità di vesti
    Di costumi, di fatti, onde gli stessi
    Come partiro in pria, tornan sull’Alpi;
    E la cara colonia ha vita e leggi.