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GORNO.
A sinistra di chi va a Clusone, una strada staccasi nella senatura di alti monti, che per un po’ piana, poi sempre ripida, sale a Gorno, paese formato di vari casalti. Dista 10 km. da Clusone.
Ha una superficie di Ett. 948 ed una popolazione di 923 ab. Ufficio postale di 2ª classe. Ufficio telegrafico e stazione ferroviaria Ponte di Nossa, sulla linea Milano-Bergamo. Servizio di carrozze.
Il suo territorio, bagnato dal fiumicello Riso, tributario del Serio, che forma la valletta detta di Valgorno, è vasto, ma quasi tutto montuoso. È coltivato a prati, pascoli, boschi, ma pochi campi. Vi si alleva molto bestiame grosso e minuto. Vi si trova del marmo nero e buona pietra da fabbrica. Nell’alveo del fiumicello Riso vi si trovano pezzi di marmo nero intrecciato di strato di conchigliette bivalvi.
Arte. — La chiesa parrocchiale intitolata a S. Martino, è vaga e di moderna struttura, ornata di buone pitture. In vicinanza sono le reliquie di un monastero di Vergini soppresso a’ tempi di S. Carlo Borromeo.
Industria e commercio. — Il viaggiatore prima di arrivare al ponte di Nossa, trova un fabbricato che serve di deposito del minerale Calamina, che appunto si cava nelle miniere di Gorno.
Tranne gli occupati a questa miniera, il resto della popolazione, è dedita all’agricoltura e più alla pastorizia1.
- ↑ Le miniere di Gorno sono poste a cavalcioni dei piccoli comuni de predetto Gorno, Oneta e Premolo sui monti di Gremme e Golla ad una altezza di m. 1900 dal mare. I giacimenti furono scoperti nel 1868 circa. Passarono a questa Società dopo vari eventi. Essa intraprese nel 1876 i lavori e le ricerche e diede loro seria forma e vita. Vi sono funicolari aeree, forni a tino ed a riverbero nonchè un ampio Stabilimento per il lavaggio delle terre.
Il prodotto è di Calamine ed è in poca parte di Blende di diverso tenore. La produzione di quest’ultimi anni s’aggira dalle otto alle