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dipinse anche sopra la porta principale della chiesa S. Martino a cavallo, in atto di cedere al nudo mendico, la metà del suo mantello.
Il quadro poi nel coro nella parte opposta al sopranominato del presbiterio nel quale si rappresenta il Santo titolare in abito vescovile in mezzo a vari santi, è dello stesso insigne autore, e l’altro quadro sul fianco opposto, rappresentante lo stesso santo in abito militare, viene comunemente attribuito al nostro Roncelli. La pala all’altare di S. Giuseppe, a sinistra del presbiterio, è di Giambettino Cignaroli. E nel quadro all’altar di S. Cristoforo, la testa del Santo è opera del Piazzetta e il resto del lavoro, della (?) straniera scuola. Merita poi particolare osservazione la grandiosa cappella sull’altro fianco del tempio dedicata a M. V. del Rosario. L’altare è ricco di preziosi marmi e di grande e nobile disegno. La cappella è tutta a stucchi riccamente dorati con eccelsa cupola ed ha varie pitture degne di essere vedute; ma quelle che più lo meritano sono le due laterali: rappresentanti la prima la regina Ester che sviene al cospetto di Assuero, e la seconda Giacobbe, che si presenta a Rachele, futura sua sposa. La prima è opera del rinomato Dallera, bergamasco, mancato di vita sulla prima metà di questo secolo, sgraziatamente ne’ suoi più verdi anni; della seconda, il celebre Appiani. L’altare sul lato destro di questa cappella, è adorno di un pregiatissimo quadro, rappresentante il martirio di Pietro martire, opera delle più belle del nostro Lorenzo Lotto. Meritano speciale menzione le sue sacristie. Nella 1ª le pareti sono a ripartimenti occupati da grandi armadi pregevolissimi per gli ornati e per le opere a tarsia delle quali sono coperti. Sopra di essi armadi poggiano alcuni gruppi di statue ed altre figurano isolate lavorate pur esse in legno e maestrevolmente. E fra un armadio e l’altro e lateralmente alle due porte, si veggono delle medaglie custodite da cristalli, lavorate in marmo rappresentanti fatti scritturali.
La 2ª di queste sacristie, supera nella preziosità de’ suoi ornamenti la 1ª e la 3ª. Quest’ultima è tutta ad armadi con-