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Lo schiavo Onesimo.

EBREI, 1.

Crista superiore agli angeli.


7 Perciocchè noi abbiamo grande allegrezza e consolazione della tua carità; conciossiachè le viscere de’ santi sieno state per te ricreate, fratello.

Paolo intercede per lo schiavo convertito Onesimo fuggito dal suo padrone.

8 Perciò, benchè io abbia molta libertà, in Cristo, di comandarti ciò che è del dovere";

9 Pur nondimeno, più tosto ti prego per carità (quantunque io sia tale quale io sono), come Paolo anziano, e al presente ancora prigione di Gesù Cristo;

10 Ti prego, dico, per lo mio figliuolo Onesimob, il quale io ho generato ne’ miei legamic.

11 II quale già ti fu, disutile, ma ora è utile a te ed a me.

12 II quale io ho rimandato; or tu accoglilo, cioè, le mie viscere.

13 Io lo voleva ritenere appresso di me, acciocche in vece tua mi ministrasse ne’ legami dell’evangelo;

14 Ma non ho voluto far nulla senza il tuo parere; acciocche il tuo beneficio non fosse come pernecessitk, ma di spontanea volonta’^.

15 Perciocche, forse per questa cagione

egli sie dipartito da feper un breve tempo, acciocche tu lo ricoveri in perpetuo;

16 Non più come servo, ma da piii di servo, come caro fratello", a me sommamente; ora, quanto più a te, ed in carne, e nel Signore?

17 Se dunque tu mi tieni per consorte, accoglilo come me stesso.

18 Che se ti ha fatto alcun torto, o ti deve cosa alcuva, scrivilo a mia ragione.

19 Io Paolo ho scritto questo di man propria, io lo paghero; acciocche io non ti dica, che tu mi devi più di ci6, cioe te stesso.

20 Dell! f ratello, f ammi pro in cio nel Signore; ricrea le mie viscere nel Signore.

21 Io ti ho scritto, contidandomi della tua vibbidienza, sapendo che tu farai eziandfo sopra cio die io dico.

Comunicazio7ii personali. Sahiti.

22 Or apparecchiami insieme ancora albergo; perciocche io spero che per le vostre orazioni vi sar6 donatoA

23 Epafra^, prigione mecoin Cristo Gesu,

24 E Marco, ed Aristarco, e Dema, e Luca, miei compagni d’opera, ti salutano.

25 La grazia del Signor nostro Gesu Cristo da con lo spirito vostro. Amen.

EPISTOLA BI H. PAOLO APOSTOLO

AGLI EBREL

Cristo superiore agli angeli, qual Figliuol di Dio.

1 AVENDO Iddio variamente, e in "■■ molte maniere, parlato già anticamente a’ padri, ne’ profeti;

2 In questi ultimi giorni ha parlato a noi nel suo Figliuolo ’S il quale egli ha costituito erede d’ogni cosa’; per lo quale ancora ha fatti i secoli’.

3 II quale, essendo lo splendor della gloria, e il carattere della sussistenza a’ esso^; e portando tutte le cose con la parola della sua potenza"; dopo aver fatto per se stesso il purgamento de’ nostri peccati", si h posto a sedere alia destra della Maest^, ne’ luoghi altissimi^.

4 Essendo fatto di tanto superiore agli angeli, quanto egli ha eredato un nome pill eccellente cli’ essi^.

5 Perciocche, a qual degli angeli disse egli mai: Tu sei il mio Figliuolo, oggi

io ti ho generato**? E di nuovo: Io gli saro Padre, ed egli mi sar^ Figliuolo*? () E ancora, quando egli introduce il Primogenito net mondo, dice: E adorinlo tutti gli angeli di Dio ’.

7 Ma degli angeli egli dice: II qual fa i venti suoi angeli, e la fiamma del f uoco h-uoi ministri ".

8 Ma del Figliuolo dice: O Dio, 11 tuo trono e ne’ secoli de’ secoli; lo scettro del tuo regno e uno scettro di dirittura ".

9 Tu hai amata giustizia, ed hai odiata iniquita; perci6, Iddio, l’Iddio tuo, ti ha unto d’olio di letizia sopra i tuoi consorti.

10 E tu, Signore, nel principio fondasti la terra, e i cieli son opere delle tue inani^.

11 Essi periranno, ma tu dimori; e invecchieranno tutti, a guisa di vestimcnto^/.

12 E tu li piegherai come una vesta, e

1 Tess. 2. 6. * Col. 4. 8. ’1 Cor. 4. 15.

/Fil. 1.25:2. 24. ^ Col. 1. 7; 4. 11. Giov. 1. 17; 15..’5. < Si Col. 1. 16. ’" Giov. 1. 14; 14. 9. " Col. 1. 17. " Eb. 9. 12» Ef. 1. 21. Fil. 2. 9, 10. *■ Sal. 2. 7. * 2 Sam. 7. 14.» Sal. 45. 6, 7. ’■^ Sal. 102. 25, ccc.

^Is. 34. 4;.M. 907

^ 2 Cor. 9. 7. ’ Mat. 23. 8. 1 Tim. 6. 2.

i Sal. 2. 8. Mat. 28. IS. ’ Giov. 1. 8.;, 11, 26. -fSal. 110. 1. Eb. 8. 1.

t Sal. 97. 7. «Sal. 101. 1.