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Preghiera di Daniele DANIELE, 9. per Gerusalemme.
serra la visione; perciocchè di cose che avei’vanno di qui a raolto tempo. 27 Ed io, Daniele, fui tutto disfatto, e languido per molfi giorni; poi mi levai, e feci gli aflfari del re; ed io stupiva della visione; ma niuno se ne awide. Preghiera di Datiiele— Le settanta settimane II Messia. Q NELL’anno primo di Dario ", figliuol
- ’ di Assuero, della progenia di Media,
11 quale era stato costituito re sopra il regno de’ Caldei; 2 Neir anno primo di esso, io, Daniele, avendo inteso per li libri che il numero degli anni, de’ quali il Signore avea parlato al profeta Geremia, ne’ quali si dovevano compiere le desolazioni di Gerusalemme, era di settant’anni’^; 3 Volsi la mi a faccia verso il Signore Iddio, con digiuno, con sacco, e con cenere, per dispormi ad grazione, e supplicazione; 4 E feci orazione, e confessione al Signore Iddio mio, e dissi: Ahi! Signore, Dio grande, e tremendo, che osservi il patto, e la benignitk, a quelli che ti amano, e osservano i tuoi comandamenti ; 5 Noi abbiam peccato, e abbiamo oi)erato iniquamente, ed empiamente; e siamo stati ribelli, e ci siam rivolti da’ tuoi comandamenti, e dalle tue leggi; 6 E non abbiamo ubbidito a’ profeti, tuoi servitori, i quali hanno, in Nome tuo, parlato a’ nostri re, a’ nostri principi, e a’ nostri padri, e a tutto il popolo del paese/; 7 A te appartiene la giustizia, o Signore; e a noi la confusion di faccia, come appare al di d’oggi; agli uomini di Giuda, agli abitanti di Gerusalemme, e a tutto Israele, vicini, e lontani, in tutti i paesi dove tu li hai scacciati per Io raisfatto loro, che han commesso contro a te. 8 O Signore, a noi appartiene la confusion di faccia, a’ nostri re, a’ nostri principi, e a’ nostri padri; conciossiache abbiam peccato contro a te. 9 Al Signore Iddio nostro appartengono le misericordie, e i perdoni^; perciocche noi ci siam ribellati contro a lui; 10 E non abbiamo ubbidito alia voce del Signore Iddio nostro, per camminar nelle sue leggi, ch’egli ci ha proposte per li profeti suoi servitori. 11 E tutto Israele ha trasgredita la tua Legge, e si e tratto indietro, per non ascoltar la tua voce; laonde h stata versata sopra noi l’esecrazione, e il giuramento, scritto nella Legge di Mose, servitor di Dio^; perciocche noi abbiam peccato contro a lui. 12 Ed egli ha messe ad effetto le sue parole, ch’egli avea pronunziate contro a noi, e contro a’ nostri rettori, che ci han retti, facendo venir sopra noi un mal grande; talche giammai, sotto tutti i cieli, non avvenne cosa simile a queUo ch’e avvenuto in Gerusalemme. 13 Tutto questo male e venuto sopra noi, secondo c[uello ch’e scritto nella Legge di Mose; e pur noi non abbiam supplicato al Signore Iddio nostro, convertendoci dalle nostre iniquity,, e attendendo alia tua verita. 14 E il Signore ha vegghiato sopra questo male, e l’ha fatto venir sopra noi; perciocche il Signore Iddio nostro e giusto in tutte le sue opere ch’egli ha fatte; conciossiache noi non abbiamo ubbidito alia sua voce. 15 Or dunque, o Signore Iddio nostro, che traesti il tuo popolo fuor del paese di Egitto, con man forte, e ti acquistasti un Nome, qual’e al di d’oggi; noi abbiam peccato, noi abbiamo operato empiamente. 16 Signore, secondo tutte le tue giustizie, racquetisi, ti prego, l’ira tua, e il tuo cruccio, inverse Gerusalemme, tua cittk; inverso il montetuo santo; conciossiache, per li nostri peccati, e per l’iniquita de’ nostri padri, Gerusalemme, e iltuo popolo, si€7io m vituperio appo tutti quelli che sono d’intorno a noi *, 17 Ed ora, ascolta, o Dio nostro, l’orazione del tuo servitore, e le sue supplicazioni; e per amor del Signore, la risplendere il tuo volto sopra il tuo santuario, che e desolato. 18 Inchina, o Dio mio, il tuo orecchio, ed ascolta; apri gli occhi, e vedi le nostre desolazioni e la citta che si chiama del tuo Nome; perciocche noi non presentiamo le nostre supplicazioni nel tuo cosjietto, fondati sopra le nostre giustizie; anzi sopra le tue grandi misericordie. 19 Signore, esaudisci; Signore, perdona; Signore, attendi, e opera, senza indugio, per amor di te stesso, o Dio mio’; perciocche la tua citta, e il tuo popolo, si chiamano del tuo Nome. 20 Ora, vientre io parlava ancora, e faceva orazione, e confessione del mio peccato, e del peccato del mio popolo Israele; e presentava la mia supplicazione davanti al Signore Iddio mio, per Io monte santo dell’Iddio mio; 21 Mentre io parlava ancora, orando, quell’uomo Gabriele, il quale io avea veduto in visione alprincipio’", vol6 ratto, e mi tocc6, intorno al tempo dell’oflerta della sera. 22 Ed egli m’insegno, e parl6 meco, e " Dan. 12. 4, 9. Apoc. 22. 10. * Dan, 7. 28; 10. 8, ’ Dan. 1. 21;.5. 31. <i Ger. 2.j. 11, 12; 29. 10. ’ Es. 20. 6. Deut. 7. 9. / Neem. 9. 3:5. ecc. Sal. lOG. 6. ecc. Is. 64. 5, ecc. ’ Sal. ISO. 4, 7. ft Lev. 2G. 14, ecc.» Sal. 44. 13, 14; 79.4. ’Sal. 79. 9. "’ Dan. 8. 16. 715 23-6