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ed interpretato DANIELE, 3 da Daniele.
nome era Beltsasar: Mi puoi tu dichiarare il sogno, che io ho veduto, e la sua interpretazione?
Daniele rispose davanti al re, e disse:
n seereto che il re domanda, ne savi, ne astrologi, n6 magi, ne indovini, non possono dichiararlo al re;
Ma vi e un Dio in cielo, che rivela
i segreti, e ha fatto assapere al re Nebucadnesar quelle che deve awenire nella iine de’ tempi. II tuo sogno, e le visioni del tuo capo, in sul tuo letto, erano queste:
O re, de’ pensieri ti son saliti sopra
il tuo letto, che cosa avverrebbe da que^ sto tempo innanzi; e colui che rivela i segreti ti ha fatto assapere ci5 che deve awenire.
Ora, quant’e a me, questo segreto
mi e stato rivelato, non per sapienza, che sia in me sopra tutti i viventi; ma acciocche F interpretazione ne sia dichiarata al re, e che tu intenda i pensieri del cuor tuo.
Tu, o re, riguardavi, ed ecco una
grande statua. Questa statua grande, e il cui splendore era eccellente, era in pie dirincontro a te; e il suo aspetto era spaventevole.
II capo di questa statua era d’oro
fino; il suo petto, e le sue braccia, d’argento; il suo ventre, e le sue cosce, di rame; ^ 33 Le sue gambe, di ferro; e i suoi piedi, in parte di ferro, in parte di argilla.
Tu stavi riguardando, hnche fu tagliata
una pietra, senza opera di mani, la qual percosse la statua in su i piedi, ch’erano di ferro, e d’argilla; e li trit6.
Allora furono insieme tritati il ferro,
r argilla, il rame, l’argento, e V oro, e divennero come la pula delle aie di state, e il vento li porto via, e non si trov6 luogo alcuno per loro; e la pietra che avea percossa la statua divenne un gran monte, ed empie tutta la terra. t) CJuest’e il sogno; ora ne diremo r interpretazione davanti al re.
Tu, o re, sei il re del re; conciossiache
l’Iddio del cielo ti abbia dato regno, potenza, e forza, e gloria’*.
E dovunque dimorano i figliuoli degli
uomini, le bestie della campagna, e gli uccelli del cielo, egli te li lia dati in mano, e ti ha fatto signore sopra essi tutti. Tu sei quel capo d’oro.
E dopo te sorgera un altro regno,
più basso del tuo; e poi anche un terzo regno, cA’ e quel del rame, il quale signoreggera sopra tutta la terra.
Poi vi sara un quarto regno, duro
come ferro; conciossiache il ferro triti, e fiacchi ogni cosa: e come il ferro trita tutte quelle cose, guello tritera, e romperk tutto.
E quant’e a cib che tu hai veduti
i piedi, e le lor dita, in parte d’argilla di vasellaio, e in parte di ferro, cid significa che il regno sara diviso; ed anche che vi sara in esso della durezza del ferro; conciossiache tu abbi veduto il ferro mescolato con r argilla di vasellaio.
E quant’e a ci5 che le dita de’ piedi
erano in parte di ferro, e in parte d’argilla, cio significa che il regno in parte sark duro, in parte sara frale.
E quant’e a ci6 che tu hai veduto
il ferro mescolato con l’argilla di vasellaio, cio significa che coloro si mescoleranno per seme umano, ma non potranno unirsi F un con F altro; siccome il ferro non pu6 mescolarsi con F argilla.
E a’ di di questo re, F Iddio del cielo
fara sorgere un regno, il quale giammai in eterno non sara distrutto; e quel regno non sara lasciato ad un altro popolo; esso triterk, e consumera tutti que’ regni; ma esso durera in eterno ^.
Conciossiache tu abbi veduto che dal
monte h stata tagliata una pietra, senza opera di mani, la quale ha tritato il ferro, il rame, F argilla, F argento, e F oro. II grande Iddio ha fatto assapere al re ciu che avverrk da questo tempo innanzi; e il sogno e verace, e la sua interpretazione e fedele.
Allora il re Nebucadnesar cadde sopra
la sua faccia, e a(lor6 Daniele; e coniand6 che gli si ofi’erissero oflerte, e prof u mi.
£ il re fece motto a Daniele, e gli
disse: Di vero il vostro Dio e F Iddio degF iddii, e il Signore del re, e il Rivelatore de’ segreti; poichè tu hai potuto rivelar questo segreto.
Allora il re aggrandi Daniele, e gli
don 6 molti gran presenti, e lo costitui rettore sopra tutta la provincia di Babilonia, e capo de’ magistrati, sopra tutti i savi di Babilonia.
E alia richiesta di Daniele, il re costitui
sopra gli atfari della provincia di Babilonia, Sadrac, Mesac, e Abed-nego; ma Daniele stava alia porta del re. La statua d’oro— I compagni di Daniele nella fornace ardente. O IL re Nebucadnesar fece una statua ^ d’oro, d’altezza di sessanta cubiti, e di larghezza di sei cubiti; e la rizzo nella pianura di Dura, nella provincia di Babilonia.
E il re Nebucadnesar mand6 a radunare
i satrapi, i magistrati, e i duchi, i giudici, i tesorieri, i senatori, i presidenti, e tutti i rettori delle provincie, per venire alia dedicazione della statua, che il re Nebucadnesar avea rizzata.
Allora furono radunati i satrapi, i ma’
Ger. 27. 5-9; 28. 14. i Dan. 4. 3, 34; 6. 26; 7. 14, 27. Mic. 4. 7. Luc. 1. 33.
Cor. 15. 24, 25.
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