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Proverhi sopra PEOVERBT, 11. varii soggetti.

menti; ma lo stolto di labbra andrk in precipizio.

Chi cammina in integrita cammina in

sicurtk; ma chi perverte le sue vie sara fiaccato.

Chi ammicca con l’occhio reca molestia; ma lo stolto di labbra andra in precipizio.
La bocca del giusto e una fonte viva;

ma la violenza coprira la bocca degli empi.

L’odio rauove contese; ma la caritk

ricopre ogni misf atto ".

La sapienza si trova nelle labbra delr

intendente; ma il bastone e per lo dosso di chi ^ scemo di senno.

I savi ripongono apjw loro la scienza;

ma la bocca dello stolto e una ruina vicina,

Le facoltk del ricco son la sua forte

citt^*; ma la poverta de’ bisognosi e il loro spa’vento.

Le opere de’ giusti sono a vita; ma

quell-o che l’erapio produce e a peccato.

Chi osserva l’ammaestramento e

cammino a vita; ma chi lascia la correzione fa traviare.

Chi copre l’odio e uomo di labbra bugiarde; e chi sbocca infamia e stolto.
In moltitudine di parole non manca

misf atto; ma chi rattiene le sue labbra e prudente ’^.

La lingua del giusto e argento eletto;

ma il cuor degli empi e ben poca cosa.

Le labbra del giusto pascono molti;

ma gli stolti muoiono per mancamento di senno.

La benedizione del Signore e quella

che arricchisce; e la fatica non le sopraggiugne nulla.

II commettere scelleratezza e alio

stolto come uno scherzare; cosi e la sapienza all’uomo d’intendimento.

Egli avverra all’empio cio ch’egli

teme; ma Iddio dar^ a’ giusti cio che desiderano ’^.

Come il turbo passa via di subifo, cosi

r empio non e piii; ma il giusto e un fondamento perpetuo. (5 Quale e V aceto a’ denti, e il f umo agli occhi, tale e il pigro a quelli che lo mandano.

II timor del Signore accresce i giorni;

ma gli anni degli empi saranno scorciati.

L’aspettar de’ giusti e letizia; ma la

speranza degli empi perir^.

La via del Signore d una fortezza

all’loomo intiero; ma ella e spavento agli operatori d’iniquita.

II giusto non sark giammai in eterno

scrollato; ma gli empi non abiteranno la terra/.

La bocca del giusto produce sapienza;

ma la lingua perversa sark troncata.

Le labbra del giusto conoscono cio

che ^ gradevole; ma la bocca dell’empio non e altro che perversity.

1 LE bilance false sono cosa abbomine■*"■*•

vole al Signore; ma il peso giusto gli e cosa grata^.

Venuta la superbia, viene l’ignominia;

ma la sapienza e con gli umili.

L’integrity degli ttomini diritti li conduce;

ma la perversity de’ disleali li distrugge.

Le ricchezze non gioveranno al giorno

dell’indegnazione; ma la giustizia riscoter^ da morte. ^ La giustizia dell’uomo intiero addirizza la via di esso; ma l’empio cadera per la sua empieta.

La giustizia degli uomini diritti li riscotera; ma i disleali saranno presi per

la lor propria malizia. ’7 Quando l’uomo empio muore, la sua aspettazione perisce; e la speranza cA’ egli avea conceputa delle sue forze e perduta.

II giusto e tratto f uor di distretta; ma

r empio viene in luogo suo.

L’ipocrita corrompe il suo prossimo

con la sua bocca; ma i giusti ne son liberati per conoscimento.

La citta festeggia del bene de’ giusti;

ma vi e giubilo quando gli empi periscono.

La cittk h innalzata per la benedizione

degli uomini diritti; ma e sovvertita per la bocca degli empi.

Chi sprezza il suo prossimo e privo di

senno; ma F uomo prudente tace.

Colui che va sparlando palesa il segreto*;

ma chi e leale di spuito cela la cosa.

II popolo cade in ruina dove non sov

consigli ’; ma vi e salute in moltitudine di consiglieri.

L’uomo certamente sofferira del male,

se fa sicurta per lo strano; ma chi odia i mallevadori e sicuro.

La donna graziosa otterrk gloria, come

i possenti ottengono ricchezze.

L’uomo benigno fa bene a se stesso"*;

ma il crudele conturba la sua propria carne.

L’empio fa un’opera fallace; ma vi

t un premio sicuro per colui che semina giustizia^’.

Cosi e la giustizia a vita, come chi

procaccia il male lo procaccia alia sua morte.

I perversi di cuore sono un abbominio

al Signore; ma quelli che sono intieri di via son ci6 che gli e grato. " 1 Cor. 13. 4. 1 Piet. 4. 8. * 1 Tim. 6. 17. ’ Giac. 3. 2. <* Mat. 5. 6. 1 Giov. 5. 14. 15. ’ Mat. 7. 24, 25. /Sal. 37. 22, 28, 29. ^ Lev. 19. 35, 30. Deut. 2.5. 1.^— 16. ^ Est. 8, 15. i Lev. 19. IG. ’ 1 He 12. 1, ecc. ’" Mat. 5. 7. " Gal. 6. 7, 8.