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mi ha rizzato per suo bersaglio.
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I suoi arcieri mi hanno intorniato; Egli mi trafigge le reni, e non mi risparmia punto; Egli mi ha sparso in terra il mio fiele.
14 Egli mi rompe di rottura sopra rottura, Egli mi corre addosso come un possente uomo.
15 Io ho cucito un sacco sopra la mia pelle, Ed ho lordato il mio splendore nella polvere.
16 La mia faccia è sucida di piangere, E l’ombra della morte è in su le mie palpebre;
17 Quantunque non vi sia violenza nelle mie mani, E la mia orazione sia pura.
18 O terra, non nascondere il sangue sparso da me; E se così è, il mio grido non abbia luogo.
19 Eziandio ora, ecco, il mio testimonio è ne’ cieli; Il mio testimonio è ne’ luoghi sovrani.
20 O miei oratori, o amici miei, L’occhio mio si volge lagrimando a Dio.
21 Oh! potesse pur l’uomo piatire con Dio, Come un uomo col suo compagno!
22 Perciocchè i miei brevi anni se ne vanno forniti; Ed io me ne vo per un sentiero, onde non tornerò più.
2 Non ho io appresso di me degli schernitori? E l’occhio mio non dev’egli sopportare le loro provocazioni?
3 Deh! metti pegno, dammi sicurtà per piatir teco; Chi sarà colui che mi toccherà nella mano?
4 Perciocchè, quant’è a costoro, tu hai nascosto il senno al cuor loro, E però tu non li innalzerai.
5 Di chi parla fra gli amici per lusinga Anche gli occhi de’ figliuoli saranno consumati.
6 Egli mi ha posto per servir di proverbio a’ popoli, Ed io sono pubblicamente menato attorno in sul tamburo.
7 E l’occhio mio è tutto raggrinzato di sdegno, E tutte le mie membra son simili ad un’ombra.
8 Gli uomini diritti stupiranno di questo, E l’innocente se ne commoverà per cagion dell’ipocrita.
9 Ma pure il giusto si atterrà alla sua via, E colui ch’è puro di mani vie più si raffermerà.
10 Or ravvedetevi pure voi tutti, e poi venite; Non troverò io alcun savio fra voi?
11 I miei giorni son passati via; I miei disegni, i proponimenti del mio cuore son rotti.
12 La notte mi è cangiata in giorno, La luce è di presso seguita dalle tenebre.
13 Se io mi trattengo di speranza, il sepolcro sarà la mia casa, Io farò il mio letto nelle tenebre.
14 Già ho gridato alla fossa: Tu sei mio padre; Ed a’ vermini: Voi siete la madre, e la sorella mia.
15 Ed ove è ora la mia speranza? Sì, la mia speranza? chi la potrà vedere?
16 Le mie speranze scenderanno nel fondo del sepolcro; Conciossiachè il riposo di tutti ugualmente sia nella polvere.
2 Fino a quando non metterete fine a’ ragionamenti? Intendete prima, e poi parleremo insieme.
3 Perchè siamo noi riputati per bestie? E perchè ci avete voi a schifo?
4 O tu, che laceri l’anima tua nel tuo cruccio, Sarà la terra abbandonata per cagion tua, E saranno le roccie trasportate dal luogo loro?
5 Sì, la luce degli empi sarà spenta, E niuna favilla del fuoco loro rilucerà.
6 La luce sarà oscurata nel lor tabernacolo. E la lor lampana sarà spenta intorno a loro.
7 I lor fieri passi saran ristretti, E il lor proprio consiglio li traboccherà abbasso;
8 Perciocchè essi si gitteranno nel laccio co’ piedi loro, E cammineranno sopra la rete.
9 Il laccio prenderà loro il calcagno, Il ladrone farà loro forza e violenza.
10 La fune sarà loro nascosta in terra, E la trappola in sul sentiero.
11 Spaventi li conturberanno d’ogn’intorno, E li faranno fuggire in rotta.
12 La lor forza sarà affamata, E la calamità sarà loro apparecchiata allato.
13 Il primogenito della morte divorerà le membra della lor pelle; Divorerà le membra loro.
14 La lor confidanza sarà divelta dal lor tabernacolo; E ciò li farà camminare al re degli spaventi.
15 Abiteranno ne’ lor tabernacoli che non saranno più loro; Ei si spargerà del solfo in su le loro stanze.
16 Disotto le lor radici si seccheranno, E disopra i lor rami saranno tagliati.
17 La lor memoria perirà d’in su la terra, E non avranno nome alcuno sopra le piazze.
18 Saranno spinti dalla luce nelle tenebre, E saranno cacciati fuor del mondo.
19 Non avranno figliuoli, nè nipoti fra il
« Sal. C6. 18, 19.
/ Sal. 34. 17.
i Rom. 1. 9. Is. 45. 9. Rom. 9. 20. Sal. 21. i. Giob. 3. 17, ecc.
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