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Gli edijicatori arniati. NEEMIA, 5. Neemia libera i proveri
Ascolta, o Dio nostro, come nqi siamo
in isprezzo; e fa ritornare il lor vituperio in sul capo loro, e mettili in isprezzo in un paese di cattivita;
E non ricoprir la loro iniquity, e non
sia il lor peccato cancellato dal tuo cospetto; perciocche hanno fatto dispetto a quelli che edificavano, stando dirincontro a loro.
Noi adunque riedificammo il muro, e
tutto il muro fu riparato delle sue rotture fino alia meta; e il popolo avea grande animo a lavorare.
Ma quando Sanballat, e Tobia, e gli
Arabi, e gli Ammoniti, e gli Asdodei, ebbero inteso che le mura di Gerusalemme si ristoravano, e che si era cominciato a turar le rotture, n’ebbero grande sdegno;
E tutti insieme congiurarono di venir
far guerra a Gerusalemme, e di dare sturbo a Neemia.
Allora noi pregammo l’Iddio nostro’*,
e ponemmo guardie giorno e notte contro a loro, per guardarci da loro.
E i Giudei dissero: Quelli che portano
i pesi sono stanchi, e vi e polvere assai; e noi non potremmo lavorare alia fabbrica del muro.
Or i nostri nemici aveanb detto:
Facciamo si ch’essi non ne sappian nulla, e che non ci veggano, finche non siamo entrati per mezzo loro; allora li uccideremo, e faremo cessar F opera.
Ma i Giudei che dimoravano fra
loro, venendo a noi, ci dissero per dieci volte: Guardatevi da tutti i luoghi per li quali voi andate e venite a noi.
Allora io disposi il popolo, secondo
le sue famiglie, con le sue spade, lance, ed archi, nel fondo di que’ luoghi, dietro al muro, e in su i greppi.
E dopo ch’ebbi cost provveduto, mi
levai, e dissi agli uomini notabili, e a’ magistrati, e al rimanente del popolo: Non temiate di loro; ricordatevi del Signore grande e tremendo*; e combattete peril vostri fratelli, per li vostri figliuoli e figliuole, e per le vostre mogli, e per le vostre case.
Ora, quando i nostri nemici ebbero
inteso che la cosa ci era venuta a notizia, Iddio dissipo il lor consiglio ’^, e tutti noi ritornammo alle mura, ciascuno al suo lavoro.
E da quel di innanzi, la metk de’ miei
fanti lavorava, el’altra metkstava in armi, con lance, scudi, archi, e corazze; e i capi erano dietro a o^ni famiglia di Giuda.
Una parte di coloro che fabbricavano
il muro, e quelli che portavano i pesi, e quelli che li caricavano, con una delle mani lavoravano all’opera, c con l’altra tenevano un’arme.
E utC altra parte di coloro che
fabbricavano aveano ciascuno la sua spada cinta in su le reni, e cosi fabbricavano. E il trombetta era appresso di me.
E io dissi agli uomini notabili, e
a’ magistrati, e al rimanente del popolo: Quest’opera e grande, e di gran distesa; e noi siamo sparsi in sul muro, lungi r uno dair altro;
Dovunque voi udirete il suon della
tromba, adunatevi Id presso di noi; l’Iddio nostro combattera per noi.
Cosi noi lavoravamo all’opera, e la
meta della gente avea le lance in mano, dallo spuntar delF alba fino all’apparir delle stelle.
In quel tempo ancora io dissi al popolo; Ciascuno dimori la notte dentro a
Gerusalemme, col suo servitore; e di notte servanci per la guardia, e di giorno per r opera.
E io, e i miei fratelli, e i miei servitori,
e le guardie che mi seguitavano, non ispogliavamo i nostri vestimenti; ciascuno andava per delF acqua con le sue armi. Neemia fa rendere ri’iustizia al poveri, oppressi pel loro deblti — Suo dlsinteresse. K OR vi fu un gran grido del popolo, e ^ delle lor mogli, contro a’ Giudei, lor fratelh.
E vi erano di quelli che dicevano: I
nostri figliuoli, e le nostre figliuole, e noi, siamo in gran numero;/acciasi adunque che riceviamo del grano da mangiare, per vivere.
Altri vi erano che dicevano: Noi impegnammo
i nostri campi, e le nostre vigne, e le nostre case; facciasi adunque che riceviamo del grano in questa carestfa.
Altri vi erano che dicevano: Noi abbiamo
presi in prestanza, sopra i nostri campi, e sopra le nostre vigne, danari, per 2xif/are il tributo del re;
E ora, benehe la nostra carne sia come
la carne de’ nostri fratelli, e i nostri 11gliuoli sieno come i lor figliuoli; ecco, noi siamo in sul punto di mettere i nostri figliuoli e le nostre figliuole per servi; e gid alcune delle nostre figliuole sono in servitii^; e noi non abbiamo alcun modo in mano; e i nostri campi e le nostre vigne sono in ’mano di altri.
E quando io ebbi udito il grido loro e
queste parole, io mi crucciai forte.
E avendo preso consiglio fra me stessq,
sgridai gli uomini notabili e i magistrati, e dissi loro: Riscotete voi cosi i debiti, ciascuno dal suo fratello^? Ed io adunai contro a loro la gran raunanza;
E dissi loro: Noi abbiamo, hi quanto
" Sal. 50. 15. 3.22; 20.4.
- Num. 14.9. Deut. 1.29.
’ Es. 21. 1, ecc. Lev. 25. Vi). <^Giob.5.12. rf Es. 14. 14, 25. Deut. 1.30; / Es. 22. 25. Lev. 25. 35. 36. 418