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Giacobbe piange Giuseppe. GENESI, 38. Tamar inganna Giuda.

30 E tornò a’ suoi fratelli, e disse: Il fanciullo non si trova; ed io, dove andrò io?

31  Ed essi presero la giubba di Giuseppe; e scannarono un becco, e tinsero quella col sangue.

32  E mandarono a portar quella giubba vergata al padre loro, ed a dirgli: Noi abbiam trovata questa giubba: riconosci ora se è la giubba del tuo figliuolo, o no.

33  Ed egli la riconobbe, e disse: Questa è la giubba del mio figliuolo; una mala bestia l’ha divorato; Giuseppe per certo è stato lacerato.

34  E Giacobbe stracciò i suoi vestimenti, e si mise un sacco sopra i lombi, e fece cordoglio del suo figliuolo per molti giorni.

35  E tutti i suoi figliuoli, e tutte le sue figliuole, si levarono per consolarlo; ma egli rifiutò di esser consolato, e disse: Certo io scenderò con cordoglio al mio figliuolo nel sepolcro. E suo padre lo pianse.

36  E que’ Madianiti, menato Giuseppe in Egitto, lo vendettero a Potifarre, Eunuco di Faraone, Capitan delle guardie.

Giuda e Tamar.

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  OR avvenne in quel tempo, che Giuda discese d’appresso a’ suoi fratelli, e si ridusse ad albergare in casa di un uomo Adullamita, il cui nome era Hira.

2  E Giuda vide quivi una figliuola di un uomo Cananeo, il nome del quale era Sua; ed egli la prese per moglie, ed entrò da lei.

3  Ed ella concepette e partorì un figliuolo, al quale Giuda pose nome Er.

4  Poi ella concepette ancora, e partorì un figliuolo, e gli pose nome Onan.

5  Ed ella partorì ancora un figliuolo, e gli pose nome Sela; or Giuda era in Chezib, quando ella lo partorì.

6  E Giuda prese una moglie ad Er, suo primogenito, il cui nome era Tamar.

7  Ma Er, primogenito di Giuda, dispiacque al Signore, e il Signore lo fece morire.

8  E Giuda disse ad Onan: Entra dalla moglie del tuo fratello, e sposala per ragion di consanguinità, e suscita progenie al tuo fratello1.

9  Ma Onan, sapendo che quella progenie non sarebbe sua, quando entrava dalla moglie del suo fratello, si corrompeva in terra, per non dar progenie al suo fratello.

10  E ciò ch’egli faceva dispiacque al Signore; ed egli fece morire ancora lui.

11  E Giuda disse a Tamar, sua nuora: Stattene vedova in casa di tuo padre, finchè Sela, mio figliuolo, sia divenuto grande; perciocchè egli diceva: E’ si convien provvedere che costui ancora non muoia, come i suoi fratelli. Tamar adunque se ne andò, e dimorò in casa di suo padre.

12  E, dopo molti giorni, morì la figliuola di Sua, moglie di Giuda; e, dopo che Giuda si fu consolato, salì in Timna, con Hira Adullamita, suo famigliare amico, a’ tonditori delle sue pecore.

13  Ed e’ fu rapportato a Tamar, e detto: Ecco, il tuo suocero sale in Timna, per tonder le sue pecore.

14  Allora ella si levò d’addosso gli abiti suoi vedovili, e si coperse di un velo, e se ne turò il viso, e si pose a sedere alla porta di Enaim, ch’è in sulla strada, traendo verso Timna; perciocchè vedeva che Sela era divenuto grande, e pure ella non gli era data per moglie.

15  E Giuda la vide, e stimò lei essere una meretrice; conciossiachè ella avesse coperto il viso.

16  E, stornatosi verso lei in su la via, le disse: Deh! permetti che io entri da te (perciocchè egli non sapeva ch’ella fosse sua nuora). Ed ella gli disse: Che mi darai, perchè tu entri da me?

17  Ed egli le disse: Io ti manderò un capretto della greggia. Ed ella disse: Mi darai tu un pegno, finchè tu me l’abbi mandato?

18  Ed egli disse: Qual pegno ti darò io? Ed ella disse: Il tuo suggello, e la tua benda, e il tuo bastone che tu hai in mano. Ed egli le diede quelle cose, ed entrò da lei, ed ella concepette di lui.

19  Poi si levò, e se ne andò, e si levò d’addosso il suo velo, e si rivestì i suoi abiti vedovili.

20  E Giuda mandò il capretto per le mani di quell’Adullamita, suo famigliare amico, per ritrarre il pegno da quella donna; ma egli non la trovò.

21  E ne domandò gli uomini del luogo dove era stata, dicendo: Dove è quella meretrice ch’era alla porta di Enaim in sulla strada? Ed essi risposero: Qui non è stata alcuna meretrice.

22  Ed egli se ne ritornò a Giuda, e gli disse: Io non ho trovata colei; ed anche gli uomini di quel luogo mi hanno detto: Qui non è stata alcuna meretrice.

23  E Giuda disse: Tengasi pure il pegno, che talora noi non siamo in isprezzo: ecco, io le ho mandato questo capretto; ma tu non l’hai trovata.

24  Or intorno a tre mesi appresso, fu rapportato, e detto a Giuda: Tamar, tua nuora, ha fornicato, ed anche ecco, è gravida di fornicazione. E Giuda disse: Menatela fuori, e sia arsa2.

25  Come era menata fuori, mandò a dire al suo suocero: Io son gravida di colui al quale appartengono queste cose. Gli mandò ancora a dire: Riconosci ora di cui è questo suggello, e queste bende, e questo bastone.

26  E Giuda riconobbe quelle cose, e disse: Ell’è più giusta di me; conciossiachè


  1. Deut. 25. 5-10 Mar. 12. 18-27
  2. Lev. 21. 9

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