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Achis licenzia Davide. 1 SAMUELE, 29. 30. Siglag saccheggiata.

22  Ora dunque, ascolta, ti prego, altresì ciò che ti dirà la tua servente; e lascia che io ti metta una fetta di pane davanti, e mangia, e tu avrai un poco di forza, quando tu ti rimetterai in cammino.

23  Ed egli lo rifiutò, e disse: Io non mangerò. Ma i suoi servitori, e anche quella donna, lo strinsero; talchè egli acconsentì al dir loro; e, levatosi da terra, si pose a sedere sopra un letto.

24  Or quella donna avea un vitello stiato in casa, il quale ella prestamente ammazzò; prese eziandio della farina, e l’intrise, e ne cosse de’ pani azzimi;

25  E recò quelle cose davanti a Saulle, e davanti a’ suoi servitori. Ed essi mangiarono; poi si levarono, e andarono via quella stessa notte.


Davide rimandato dall'esercito dei Filistei.

29
  OR i Filistei adunarono tutti i lor campi in Afec; e gl’Israeliti erano accampati presso alla fonte ch’è in Izreel.

2  E i principati de’ Filistei passarono a cento a cento, e a mille a mille; e Davide, con la sua gente, passò nella retroguardia con Achis1.

3  E i capitani de’ Filistei dissero: Che fanno qui questi Ebrei? Ed Achis disse a’ capitani de’ Filistei: Non è costui Davide, servitore di Saulle re d’Israele, il quale è stato meco già un anno e più; ed in cui non ho trovato nulla, dal giorno ch’egli si è rivoltato da parte mia fino ad oggi?

4  Ma i capitani de’ Filistei si adirarono contro a lui, e gli dissero: Rimanda quest’uomo, e ritorni al luogo suo, ove tu l’hai costituito, e non iscenda con noi alla battaglia; che talora non si rivolti contro a noi nella battaglia2; perciocchè, con che potrebbe costui racquistarsi la grazia del suo signore? non sarebbe egli con le teste di questi uomini?

5  Non è costui quel Davide, del quale si cantava nelle danze, dicendo:Saulle ne ha percossi i suoi mille,E Davide i suoi diecimila3?

6  Allora Achis chiamò Davide, e gli disse: Come il Signore vive, tu sei uomo diritto, e il tuo andare e venire meco nel campo mi è piaciuto; perciocchè io non ho trovato in te alcun male, dal dì che tu venisti a me fino ad oggi; ma tu non piaci a’ principi.

7  Ora dunque, ritornatene, e vattene in pace, e non fare una cosa che dispiacerebbe a’ principi de’ Filistei.

8  E Davide disse ad Achis: Ma pure che ho fatto? e che hai trovato nel tuo servitore, dal dì che io sono stato al tuo servigio infino ad oggi, che io non debba andare a combattere contro a’ nemici del re, mio signore?

9  Ed Achis rispose, e disse a Davide: Io il so; conciossiachè tu mi piaccia, come un angelo di Dio; ma i capitani de’ Filistei hanno detto: Non salga costui con noi alla battaglia.

10  Ora dunque, levati domattina a buon’ora, insieme co’ servitori del tuo signore che son venuti teco; ed in su lo schiarir del dì, levatevi, e andatevene.

11  Davide adunque si levò la mattina seguente a buon’ora, insieme con la sua gente, per andarsene, e per ritornar nel paese de’ Filistei. E i Filistei salirono in Izreel.


Incendio di Siclag―Vendetta di Davide.

30
  ORA, tre giorni appresso, Davide essendo ritornato in Siclag con la sua gente, trovò che gli Amalechiti4 erano scorsi verso il Mezzodì, e in Siclag, e che aveano percossa Siclag, e l’aveano arsa col fuoco;

2  Ed aveano menate prigioni le donne che vi erano dentro, e tutte le persone dal maggiore al minore; ma non aveano ucciso alcuno, anzi li aveano menati tutti via, e se ne erano andati a lor cammino.

3  Come dunque Davide, con la sua gente, fu venuto nella città, ecco, essa era arsa col fuoco; e le lor mogli, e i lor figliuoli, e le lor figliuole, erano state menate prigioni.

4  Laonde Davide, e la gente ch’era con lui, alzò la voce, e pianse, finchè non ebbero più potere di piangere.

5  Le due mogli di Davide, Ahinoam Izreelita, e Abigail ch’era stata moglie di Nabal da Carmel, erano anch’esse state menate prigioni.

6  E Davide era grandemente distretto; perciocchè il popolo parlava di lapidarlo; perchè tutto il popolo era in amaritudine d’animo, ciascuno per li suoi figliuoli e per le sue figliuole; ma Davide si fortificò nel Signore Iddio suo;

7  E disse al sacerdote Ebiatar, figliuolo di Ahimelec: Deh! accostami l’Efod. Ed Ebiatar accostò l’Efod a Davide.

8  E Davide domandò il Signore, dicendo: Perseguiterò io quegli scherani? li raggiungerò io? E il Signore gli disse: Perseguitali pure; perciocchè per certo tu li raggiungerai, e riscoterai ogni cosa.

9  Davide adunque andò co’ seicent’uomini ch’egli avea seco; e, quando furono giunti al torrente di Besor, una parte di essi restò quivi.

10  E Davide, con quattrocent’uomini, perseguitò coloro; e dugento ne restarono, i quali erano tanto stanchi, che non poterono passare il torrente di Besor.

11  Or essi trovarono un uomo Egizio per la campagna, e lo menarono a Davide,

  1. 1 Sam. 28. 1, 2.
  2. 1 Sam. 14. 21.
  3. 1 Sam. 18. 7.
  4. 1 Sam. 15. 7.

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