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Enimma di Sansone. | GIUDICI, 15. | Le vittorie di Sansone. |
6 E lo Spirito del Signore si avventò sopra Sansone, ed egli lacerò quel leoncello, come se avesse lacerato un capretto, senza aver cosa alcuna in mano; e non dichiarò a suo padre, nè a sua madre, ciò ch’egli avea fatto.
7 Poi discese, e parlò alla donna, ed ella piacque agli occhi di Sansone.
8 E alquanti giorni appresso, tornando per menarla, si torse dalla via, per vedere la carogna del leone; ed ecco, dentro della carogna del leone v’era uno sciame d’api, e del miele.
9 Ed egli ne prese nelle palme delle mani, e ne andava mangiando; e andò a suo padre e a sua madre, e ne diede loro, ed essi ne mangiarono; ma non dichiarò loro che avesse tolto il miele dalla carogna del leone.
10 Suo padre adunque discese alla donna; e Sansone fece quivi un convito; perciocchè così solevano fare i giovani.
11 E, come i Filistei l’ebbero veduto, presero trenta compagni per esser con lui.
12 E Sansone disse loro: Io vi proporrò ora un enimma; e se pur voi me lo dichiarate infra i sette giorni del convito, e lo rinvenite, io vi darò trenta panni lini, e trenta mute di vesti;
13 Ma, se voi non potete dichiararmelo, mi darete trenta panni lini, e trenta mute di vesti. Ed essi gli dissero: Proponi pure il tuo enimma, che noi l’udiamo.
14 Ed egli disse loro: Da colui che divorava è uscito del cibo, e dal forte è uscita della dolcezza. E per lo spazio di tre giorni essi non poterono dichiarar l’enimma.
15 E, al settimo giorno, dopo ch’ebbero detto alla moglie di Sansone: Induci il tuo marito a dichiararci l’enimma, che talora noi non bruciamo col fuoco te, e la casa di tuo padre; che? ci avete voi chiamati per avere il nostro?
16 E che la moglie di Sansone gli ebbe pianto appresso, e dettogli: Tu mi hai pure in odio, e non mi ami; non hai tu proposto un enimma a’ figliuoli del mio popolo? e tu non me l’hai dichiarato; e ch’egli le ebbe detto: Ecco, io non l’ho dichiarato nè a mio padre, nè a mia madre, e lo dichiarerei a te?
17 E ch’ella gli ebbe pianto appresso per lo spazio de’ sette giorni, che fu loro fatto il convito; al settimo giorno egli glielo dichiarò, perchè lo premeva; ed ella dichiarò l’enimma ai figliuoli del suo popolo.
18 Laonde gli uomini della città dissero a Sansone al settimo giorno, avanti che il sole tramontasse: Che cosa è più dolce che il miele? e chi è più forte che il leone? Ed egli disse loro: Se voi non aveste arato19 E lo Spirito del Signore si avventò sopra lui, ed egli discese in Ascalon, e uccise trenta uomini di quella gente, e prese le loro spoglie, e diede quelle mute di vesti a quelli che aveano dichiarato l’enimma. Ed egli si accese nell’ira, e se ne ritornò alla casa di suo padre.
20 E la moglie di Sansone fu data al compagno di esso, il quale era il suo intimo amico.
Sansone fittorioso dei Filistei.
2 E gli disse: Io stimava sicuramente che del tutto tu l’odiavi; e però la diedi al tuo compagno; la sorella sua minore non è ella più bella di lei? deh! prendila in luogo di essa.
3 E Sansone disse loro: Ora non avrò colpa de’ Filistei, quando io farò loro del male.
4 Sansone adunque andò, e prese trecento volpi; prese ancora delle fiaccole; e, volte le code delle volpi l’una contro all’altra, mise una fiaccola nel mezzo fra due code.
5 Poi accese le fiaccole, e cacciò le volpi nelle biade de’ Filistei, ed arse le biade ch’erano in bica, e quelle ch’erano ancora in piè, e le vigne, e gli ulivi.
6 E i Filistei dissero: Chi ha fatto questo? E fu detto: Sansone, genero di quel Timneo; perciocchè egli ha presa la sua moglie, e l’ha data al suo compagno. E i Filistei andarono, ed arsero col fuoco lei, e suo padre.
7 E Sansone disse loro: Fate voi a questo modo? se io non mi vendico di voi; poi resterò.
8 Ed egli li percosse con grande sconfitta, percotendoli con la coscia in su i fianchi. Poi discese, e si fermò nella caverna della rupe di Etam.
9 E i Filistei salirono, e si accamparono in Giuda, e si sparsero in Lehi.
10 E gli uomini di Giuda dissero: Perchè siete voi saliti contro a noi? Ed essi dissero: Noi siamo saliti per far prigione Sansone; acciocchè facciamo a lui, come egli ha fatto a noi.
11 E tremila uomini di Giuda discesero nella caverna della rupe di Etam, e dissero a Sansone: Non sai tu che i Filistei signoreggiano sopra noi? Che cosa è dunque questo che tu ci hai fatto? Ed egli disse loro: Come hanno fatto a me, così ho fatto a loro.
12 Ed essi gli dissero: Noi siamo discesi per farti prigione, per darti nelle mani
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