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VI. Galeazzo Gualdo nella sua Descrizione dello Stato di Milano pag. 174 assegnò alla Riviera l’estensione territoriale di 174,117 pertiche censuarie: il Cotta credette che assai minore

    e del Cancellierato della Riviera alcuno de’ suoi. Elia Olina soffrì gravi travagli per la sua putria, e ne scrisse un curioso racconto col titolo, di Diario dal 1523 al 1560, che mi venne graziosamente prestato in originale quale fu scritto, dal suo discendente avv. Giuseppe Olina. Egli fu con grande solennità nell’Isola il 28 novemb. 1536 creato dal Vescovo Gian Angelo Arcimboldo Notaro Apostolico, e Notaio del Banco. Giovanni Battista Olina Dottore in legge scrisse e fece stampare in Vercelli nel 1575 un Sommario istorico legale dei privilegii ecc. dei Vescovi di Novara e degli Uomini della Riviera, e molto si adoperò nel custodire e difendere le prerogative della sua patria. Pietro Olina dopo di avere atteso nella città di Siena agli studi di belle lettere, filosofia, teologia e Canoni, nei quali fu laureato Dottore, accolto in Roma dal Marchese del Pozzo, e con ogni maniera di amorevoli ed onorifici trattamenti lungamente trattenuto, compose con elegante eloquio la sua Uccelliera fatta stampare in Roma nel 1632, e morì Canonico della Cattedrale di Novara nel 1645. Il giureconsulto Giuseppe Olina esercitò la regia prefettura in Valle di Antigorio circa il 1690, nella quale fu già il nostro riverese Francesco Antonio De-Ambrosis, secondo che scrisse il Cotta nella nota 104 alla Corografia del Verbano di Domenico Macagno. Bartolomeo Bersano fu Avvocato Patrocinante della città di Milano, e nell’età di soli 32 anni diede alla luce nel 1691 il suo trattato De Compensationibus, al quale tenne dietro l’altro De Viduis, earumque privilegis stampato in Ginevra nel 1699, e poi quello De ultimi voluntatibus pubblicato colle stampe in Parma nel 1706. Il Bersano fu anche buon poeta epigrammatico, come si può scorgere dalle poesie latine da lui fatte stampare in Milano nel 1688 unitamente all’orazione recitata nell’ingresso del Vescovo Gian Battista Visconti. Lo colmarono di encomii il P. Lodovico d’Ameno nella prefazione del lib. 5 della Pratica criminale, e Lionardo Gutierez de la Huerta nel proprio trattato De Compensationibus. Vivente lui tuttora lo difesero dalle infondate critiche, e ne fecero l’elogio meritato il giornale dei Letterati di Modena, e la Sinopsi biblica di Parma dell’anno 1792, nella quale trovo scritte queste parole da non tacersi; Auctor hic juvenis ætate, sed maturus legum perilia sui specimen calami cemmendabilis prabet conatu; dignus proficto, a quo eximia expectentur in tam nobili literatura genere volumina, et quem sub præecptore non discentem sed