Vederli errar perdutamente in cerca 12Del sentier de la vita, e far tenzone
Di nobiltà, rivaleggiar d’ingegno,
Notte e dì travagliarsi in grande affanno 15D’alte ricchezze in caccia e di potere.
O miserelle menti, anime cieche!
Di che tenebre in mezzo, in che perigli 18Si consuma per voi, qual ch’esso sia,
Questo poco d’età! Non v’accorgete
Che null’altro da voi chiede Natura, 21Che in sano corpo, d’ogni duol diviso, [M.]Mente scevra d’affanni e di paure,
Che di sensi giocondi ognor fruïsca? 24Vediam però la corporal natura
Di pochissime cose aver mestieri,
Che qualunque dolor caccino in bando, 27E spargano la via d’ogni dolcezza.
Nè la stessa Natura altro sovente
Di più grato ne chiede; e se i palagi 30Aurei putti non han, che ne le destre
Tengan fulgide lampe, ond’abbian lume
I notturni banchetti, e se d’argento 33E fulgid’oro la magion non splende,
Se l’ampie de le sale auree soffitte
Non risuonan di cetre, in su le molli 36Erbe, in crocchio adagiati, appo un ruscello,
Sotto i rami di eccelsa arbore, senza