Fermarsi, più che per qual sia diversa
Ragion quinci alcun corpo esserne espulso. 1386Perchè ogni spazio o luogo, a cui diam nome
Di vuoto, o per lo centro, o fuor del centro
Ceder debbe ugualmente a’ corpi tutti, 1389Dove che il moto lor mai li trasporti.
Nè v’è alcun loco, ove arrivando i corpi
Perdano il peso e librinsi nel vuoto; 1392Nè ciò ch’è vuoto a niun resister deve,
Ma ceder sempre come vuol natura.
Star dunque unite in guisa tal non ponno 1395Le cose attratte dal desio del centro.
Già che non fingon poi, che al centro tenda
Ogni corpo, ma quei d’acqua e di terra 1398E quasi di terren corpo composti,
L’umor del mare e l’ampie onde montane,
E per contro asseriscono, che il tenue 1401Elemento de l’aria e i caldi fuochi
Vanno al pari dal centro ognor lontani,
E però trema l’etera d’intorno 1404Tutto d’astri, e del Sol vive la fiamma
Pe’ ceruli del ciel, poi che dal centro
Fugge il calore e tutto ivi si accoglie, 1407Nè frondeggiar de l’alte arbori i rami
Potrebbero del tutto, ove a ciascuno
Non dèsse a poco a poco èsca la terra