1194Dinanzi al tempo mio tempia mortale;
Prima, perchè di eccelse cose io canto,
E da’ nodi tenaci de la Fede 1197L’anime umane a scatenar m’ingegno;
Poi, perchè sopra un argomento oscuro
Così lucidi carmi alzo ed incido, 1200E di museo lepor tutti li aspergo.
Nè ciò senza ragion; ma come allora
Che ad infermo fanciullo il medicante 1203Porger si studia amari assenzj, asperge
Di dolce e biondo miel gli orli del vase,
Perchè adescato sia fino a le labbra 1206L’imprevidente fanciulletto, e intanto
Trangugi de l’assenzio il succo amaro,
Non perchè per tal via cada in inganno, 1209Ma più tosto perchè viva e risani;
Or io così, giacché la mia dottrina
A chi men la trattò più trista appare, 1212E da lei tortamente il volgo abborre,
Nel dolce eloquio del pïerio carme
A te porgerla volli e tutta quasi 1215Co ’l mel suave de le Muse aspersa,
Se mai dato mi fosse in questa guisa
Tener l’animo tuo sopra i miei versi, 1218Infin che tutta la Natura e il modo
Come s’organi e formi a pien comprenda.
E poichè dimostrai, che i solidissimi 1221Corpi de la materia eternamente