789Sempre la sua metà, nulla porrebbe
Al dividere un fine. E qual sarebbe
Divario allor tra il minimo ed il sommo 792De le cose? Nessun; chè, se ben fosse
La somma de le cose in sè infinita,
Pure egualmente d’infinite parti 795Ogni più picciol che saría composto.
Ma ogni buona ragion protesta e nega
Ciò possa creder mai l’animo nostro; 798Forza è però di confessar convinti,
Che de’ corpi v’ha pur, che scevri sono
Di qualunque sia parte, e quindi constano 801Di minima sostanza; e se son tali,
Confessar dèi che son pieni ed eterni.
Se la Natura infin che crea le cose 804A disciogliersi tutte in parti minime
Non le forzasse, come suole, a nulla
Riprodur d’esse ella saría valente, 807Poi chè ciò che di assai parti si accresce
Aver non può de’ genitali corpi
La materia, i complessi, i pesi, i moti, 810Gli urti e i concorsi, onde si fan le cose.
Perciò quei che stimâro essere il foco
De le cose il principio, e sol dal foco 813La somma de le cose esser composta,
Par che sian lungi assai dal ver trascorsi.
Di costor duce a la battaglia incede