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libro primo 41

465Come avvien che talune han maggior peso?
Chè, se tanto un gomitolo di lana
Quanto un pezzo di piombo ha di volume,
468Pesar certo egualmente ognun dovrebbe:
Officio essendo d’ogni corpo il premere
Ciò ch’è fuori di lui, quando a l’incontro
471Peso non ha per sua natura il vuoto.
Dunque se fra due cose una è più lieve
E grande al par, mostra ch’à più di vuoto;
474E, se in grandezza egual più grave ha il corpo,
Molto meno di vacuo aver ne dice.
Misto dunque a le cose è quello a punto
477Che andiam cercando con ragion sagace,
E questo è ciò che noi chiamiamo il vuoto.
     Ma, perchè tu non ti disvii dal vero,
480Qui forza è prevenir quant’altri han finto.
Ceder, dicono, l’acqua agl’irrompenti
Sguamigeri ed aprir l’umide vie,
483Perchè i pesci a sè dietro un vacuo lasciano
Ove ponno affluir l’onde cedevoli;
Così muoversi tutte e mutar loco,
486Ben che tutto sia pien, posson le cose.
Ma con falsa ragion ciò si sostiene.
Perchè, se l’acque non gli desser loco,
489Dove proceder mai potríano i pesci?
E dove infin ceder potrebber l’onde,
Se d’oltre andar non fosse dato a’ pesci?